Stipendi ancora sbagliati, CNA sotto accusa: così si boicotta l’avvio dei sindacati

È finito il tempo della tolleranza: ASPMI chiede un intervento immediato del ministro della Difesa per risolvere il problema che ormai dal mese scorso si protrae nella trattenuta delle deleghe nel cedolino stipendiale. 

Anche nello stipendio di luglio, così come era stato a giugno, oltre alla delega del mese corrente viene effettuata una seconda trattenuta a titolo di arretrato, nonostante ASPMI abbia più volte chiarito che le quote di tesseramento dovranno essere considerate a partire da maggio in poi e solamente per il mese successivo a quello in cui è stata inviata. 

Trattenute sindacali, l’errore commesso dal CNA

Si tratta, ribadiamo di una procedura sbagliata in quanto ASPMI non intende assolutamente incassare le deleghe per le mensilità arretrate ed è per questo che nelle scorse settimane abbiamo più volte chiesto al CNA (Centro nazionale amministrativo dell’Esercito) di informarci in merito alle procedure per la restituzione delle stesse. 

Anche perché, ricordiamo, il sindacato non dispone degli IBAN degli iscritti e quindi non può in alcun modo procedere autonomamente con la restituzione. Ebbene, non solo il CNA non ci ha ancora fornito l’indicazione richiesta, ma continua persino a trattenere le deleghe per i mesi precedenti generando malcontento tra gli iscritti e compromettendo l’avvio delle attività sindacali in un periodo alquanto delicato. 

A questo punto ci chiediamo: perché dopo numerose segnalazioni non si è ancora arrivati a una soluzione e si continua imperterriti a sbagliare? Che l’errore non sia in buona fede ma sia  stato messo su appositamente per screditare i sindacati? Il ministro non può restare a guardare, i sindacati – e soprattutto i loro tesserati – meritano un segnale forte da parte del governo. 

Anche perché nel frattempo ci sono iscritti a cui la delega, seppure sia stata inviata da diversi mesi ormai, non è stata ancora caricata e di questo passo c’è il rischio che una volta che lo sarà verrà effettuata anche la trattenuta per i mesi precedenti. Trattenuta che ricordiamo ASPMI non intende assolutamente riscuotere ed è pronta all’immediata restituzione non appena da parte del CNA ci sarà l’indicazione su come farlo. 

Neppure una diffida è stata sufficiente a fermare l’errata riscossione delle deleghe sindacali

E va detto che ASPMI, dopo aver fatto presente più volte il problema con comunicazioni ufficiali, era passata alle maniere forti quando il 4 luglio 2023 ha presentato un’istanza di diffida al CNA chiedendo un’immediata soluzione e consegnando nel contempo il file excel estratto dalla piattaforma FTPS e predisposto da MEF NOIPA, nel quale erano presenti tutti i nominativi degli iscritti che sono stati soggetti alla trattenuta. Il tutto ribadendo che “la problematica segnalata, ossia l’addebito della doppia delega, può essere risolta esclusivamente dal CNA” stesso.

E se solo ce ne fosse l’intenzione una soluzione si potrebbe individuare in pochi minuti. 

Ma a questo punto, preso atto che neppure a luglio questo infausto meccanismo non si è arrestato, non possiamo che vederci malafede e chiedere che ci sia l’intervento immediato del ministro della Difesa, Guido Crosetto, per individuare i responsabili di quello che a oggi non possiamo che descrivere come boicottaggio, nonché per bloccare un meccanismo che ha come chiaro intento quello di bloccare l’avanzata dei sindacati.