Sicurezza: ASPMI, condizioni degradanti per militari impegnati in operazione Strade Sicure

ADNKronos
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Roma, 9 mag. – (Adnkronos)
“I militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure vivono in condizioni degradanti, serve intervenire al più presto. Aspmi ha ricevuto delle segnalazioni sconcertanti riguardanti gli alloggi dei militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure a Roma. La nostra Associazione chiede da tempo un intervento per adeguare gli alloggi agli standard di sicurezza e salubrità che dovrebbero regolare i luoghi di lavoro, ma le immagini che ci sono giunte dalla Capitale, che comunque non versa in condizioni peggiori di altre città italiane, non fanno che confermare l’assoluto degrado in cui sono le strutture, su cui ancora non c’è stato alcun tipo di impegno”. Lo riferisce in una nota l’Associaizone Sindacale professionisti militari.
“Il tasso di umidità è talmente elevato che la vernice si stacca dai muri e non serve certo ricordare le terribili conseguenze che ciò può avere sulla salute del personale, senza considerare che si tratta di un trattamento indecoroso e inaccettabile nei confronti dei militari chiamati a occuparsi della sicurezza dei cittadini, con orari di lavoro estremamente impegnativi e il riposo disturbato a causa del via vai provocato dal sovraffollamento delle strutture. – continua Aspmi – I Comandanti delle unità stanno facendo del loro meglio per attenuare i disagi, ma senza il finanziamento di maggiori risorse continueremo a essere molto lontani da un livello anche solo accettabile. Serve intervenire al più presto per rimettere in sicurezza le strutture e migliorare le condizioni igieniche, quanto meno riguardo alle questioni più urgenti (dai materassi macchiati, fino alle incrostazioni di sporco nei bagni) che rendono le sedi inabitabili”.
“Come Aspmi abbiamo molto a cuore questa situazione e riteniamo inaccettabile che il Governo non intervenga in tutela della Forza Armata su cui fa tanto andamento, delegandole la sicurezza dei cittadini ma senza considerare le esigenze del personale che rende questo servizio. Non possiamo che auspicare che le promesse che ci sono state rivolte in merito al rapido stanziamento delle risorse siano mantenute, considerando che la mancanza di strutture adeguate e il sovraffollamento di quelle disponibili non fanno altro che allontanare i giovani da questa professione in un momento delicato come quello attuale”, conclude la nota di Aspmi.