Nonostante la transizione dalla rappresentanza al sindacato sia ormai definitiva – almeno per quanto riguarda il personale contrattualizzato, mentre per l’area dirigenziale siamo ancora in attesa del decreto che ufficializzerà le sigle che hanno raggiunto la soglia di rappresentatività – per la piena operatività delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari manca ancora qualche passaggio.
Ad esempio, come spiegato nel comunicato stampa inviato dalla Rete sindacale militare, di cui ASPMI fa parte (che trovate in allegato in coda all’articolo), è necessario che il Governo adotti al più presto i provvedimenti necessari a riconoscere la corretta ripartizione di distacchi e permessi sindacali, come previsto dal recente decreto sulla rappresentatività sindacale del mondo militare.
Va garantita la parità di diritti tra Forze Armate e di Polizia nell’ambito della contrattazione
D’altronde, come confermato dal Presidente del Consiglio qualche settimana fa, con l’ufficializzazione delle sigle sindacali rappresentative possono partire le trattative per il rinnovo del contratto delle Forze Armate e di Polizia (triennio 2022-2024), alle quali è stata garantita la massima precedenza con la possibilità di arrivare a un accordo già nell’anno in corso.
Ed è proprio per permettere ai sindacati militari di partecipare senza intoppi al tavolo della contrattazione, senza subire svantaggi rispetto ai sindacati delle Forze di polizia a ordinamento civile, che bisogna fare in fretta.
ASPMI confida sull’azione tempestiva da parte del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i quali già nei giorni scorsi hanno mostrato un impegno significativo per l’emanazione del decreto sulla rappresentatività sindacale militare. Auspichiamo quindi nella pubblicazione immediata dei provvedimenti provvisori così da consentire alle APCSM di esercitare liberamente i diritti previsti dalla legge n. 46/2022 in merito ai distacchi e ai permessi sindacali.
D’altronde, è fondamentale che venga assicurata parità di azione e trattamento tra i sindacati delle Forze Armate e di Polizia a ordinamento militare, rispetto a quelli delle Forze di polizia civile, al fine di garantire un equo ed efficace processo negoziale per tutti i rappresentanti dei lavoratori nel settore della Difesa.
ASPMI ribadisce il suo impegno nel seguire da vicino lo sviluppo di questa situazione e nel lavorare attivamente per tutelare gli interessi e i diritti dei professionisti militari. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi e ci auguriamo che le istanze della Rete Sindacale Militare vengano prontamente ascoltate e considerate nel rispetto del diritto di rappresentanza sindacale nel mondo militare.
Di seguito il testo del comunicato inviato dalla Rete sindacale militare.