Comunicazione ai Tesserati: Cassa di Previdenza per i Graduati, un beneficio che è mancato per anni

COMUNICATO STAMPA Festa dei Lavoratori senza soldi e con promesse nel cassetto

COMUNICAZIONE AI TESSERATI

Cassa di Previdenza per i Graduati, un beneficio che è mancato per anni

È notizia di poche ore fa che una sigla sindacale voglia promuovere un ricorso contro l’estensione della Cassa di Previdenza al ruolo dei Graduati.

Non ci compete entrare nel merito delle scelte e delle rivendicazioni sindacali che ogni sodalizio decide di portare avanti in proprio.

Questa lettera vuole essere solo una comunicazione ai nostri iscritti che ci stanno chiedendo delucidazioni, nonostante abbiamo redatto un documento molto corposo che delinea la nascita, l’evoluzione, le criticità passate e soprattutto il nuovo disposto normativo, che invitiamo ad approfondire, sulle Casse di Previdenza.

In questa sede vogliamo limitarci solo a specificare https://www.aspmilitari.it/casse-di-previdenza-delle-forze-armate-necessario-che-il-personale-militare-conosca-le-verita/la convenienza di un investimento attraverso un Istituto che mantiene viva la Specificità del Comparto Difesa e Sicurezza ad ordinamento militare e che, ad oggi, è l’unico che garantisce un rendimento economico a tutti attraverso un sistema di liquidazione di tipo retributivo.

Ribadiamo, inoltre, che la Categoria dei Graduati delle tre Forze Armate era l’unica a non avere tale beneficio previdenziale, a differenza dei Graduati dell’Arma dei Carabinieri che, proprio per la salubrità della loro cassa, attraverso la Legge approvata, sono riusciti ad innalzare il tasso di rendimento dal 2% al 3% sempre riferito all’ultimo anno reddituale del contribuente.

Peraltro, non si comprendono le ragioni di un ricorso, a presunta difesa, ma di fatto contro l’introduzione di un beneficio per i Graduati che non coinvolga anche Sottufficiali e Ufficiali, anch’essi assoggettati all’obbligo di contribuzione alla Cassa.

Nello specifico ribadiamo, ancora una volta che, a fronte di una trattenuta mensile media di circa trenta euro, un Graduato verserà nella vita lavorativa, di circa 35/40 anni (simulazione a tabella stipendiale vigente), circa 15mila euro e si vedrà corrisposta una somma di circa 20mila euro.

Inoltre, sulla somma versata avrà beneficiato degli sgravi fiscali pari all’aliquota IRPEF massima prevista per la fascia di reddito.

Roma, 16 gennaio 2023

I fondatori

Francesco Gentile

Leonardo Mangiulli