Circolare trasferimenti 2024, ASPMI chiede maggiori tutele per il personale

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Come più volte ribadito negli incontri con lo Stato Maggiore dell’Esercito a cui questa Associazione ha preso parte nei mesi scorsi, per quanto la questione dei trasferimenti del personale non sia di diretta competenza sindacale il fatto che ci siano risvolti tanto sul piano giuridico quanto su quello economico impone che si tratti di un argomento di confronto costante con le APCSM.  

D’altronde, lo stesso Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Pietro Serino, ha condiviso questa interpretazione delle norme che regolano la rappresentanza sindacale nell’Esercito Italiano, e confidiamo che il nuovo Capo di SMECarmine Masiello – faccia altrettanto.

Per questo motivo ASPMI non si è risparmiata nello scrivere allo Stato Maggiore dell’Esercito in riferimento alla recente circolare pubblicata il 15 marzo scorso recante le disposizioni per i trasferimenti a istanza di parte con carattere ordinario per l’anno 2024.

Circolare trasferimenti, poca attenzione al benessere del personale

Riteniamo infatti che non ci sia adeguata tutela del personale per quanto riguarda l’ambito familiare e della genitorialità.  

La circolare sui trasferimenti rappresenta un’ulteriore testimonianza di quanto la vita militare, sia sul fronte lavorativo che su quello personale, sia differente da quella dei civili. Tuttavia, va notato che le attuali restrizioni economiche, infrastrutturali e di servizio, insieme alla mancanza di un adeguato sostegno familiare, stanno rendendo sempre più complicato conciliare vita lavorativa e vita familiare

L’aumento dei tassi di divorzio all’interno delle Forze Armate è la chiara conseguenza di questa situazione.

Per quanto nella circolare si noti chiaramente l’impegno dello Stato Maggiore dell’Esercito e del Dipartimento Impiego del Personale nel recepire alcune delle nostre richieste avanzate durante i vari incontri, a dimostrazione dell’importanza del confronto avviato, riteniamo che non sia stato fatto ancora abbastanza.

La circolare attuale, infatti, si concentra principalmente sulle esigenze operative dell’Esercito, senza affrontare adeguatamente le esigenze familiari dei militari.

Troppa disparità di trattamento

Emerge inoltre una disparità tra il trattamento del personale più anziano e quello più giovane, presumibilmente legata alla necessità di mantenere operativi reparti con un elevato grado di efficienza. È tuttavia fondamentale affrontare con determinazione il problema dell’invecchiamento del personale militare, garantendo equità e rispetto dei diritti acquisiti.

La strategia di ASPMI

Come ASPMI non vogliamo opporci in modo categorico a questa circolare, come qualcun altro ha fatto senza però analizzare effettivamente i contenuti del documento, ma abbiamo comunque sottolineato con forza la necessità di considerare con maggiore attenzione le esigenze familiari dei militari oltre al dover affrontare con decisione la questione dell’invecchiamento del personale. 

La vera funzionalità delle Forze Armate è garantita dalla dedizione dei soldati, ma è indispensabile fornire loro il giusto sostegno familiare affinché possano svolgere al meglio il proprio compito.