Bonus mamme 2024, ecco cosa devono fare le lavoratrici dell’Esercito per averlo

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato – con il messaggio n. 035/2024 – le indicazioni sull’applicazione dello sgravio contributivo per le mamme lavoratrici riconosciuto dalla legge di Bilancio. 

Si tratta di un esonero contributivo al 100% della sola quota a carico della lavoratrice (8,80% nel pubblico impiego), fino a un massimo di 3.000 euro l’anno.

Si aggiunge allo sgravio già applicato in busta paga per gli stipendi di importo lordo inferiore a 2.692 euro: per queste lavoratrici – come vedremo di seguito – l’importo risultante dall’applicazione del bonus mamme sarà quindi più basso rispetto ai 250 euro tanto proclamati dalla stampa nazionale. 

Al momento il bonus in oggetto è stato applicato solamente nei confronti delle lavoratrici mamme del settore privato, mentre nel pubblico impiego si attendevano le indicazioni di NoiPa puntualmente arrivate. 

Quanto spetta di bonus?

Come anticipato, il bonus mamme azzera la quota contributiva a carico della lavoratrice fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, 250 euro circa ogni mese. 

Tuttavia, ci sono delle considerazioni da fare. La prima riguarda il fatto che su quanto risparmiato di contributi si applica l’Irpef, il che riduce il valore del bonus spettante. Ad esempio, per chi beneficia del massimo vantaggio riconosciuto dallo sgravio contributivo ne risulterà un aumento di circa 170 euro al mese. 

La seconda considerazione riguarda quelle lavoratrici che avendo una busta paga inferiore a 2.692 euro lordi versano già una quota ridotta di contributi, il 2,80% (persino l’1,80% per chi invece ha uno stipendio fino a 1.923 euro lordi). 

In tal caso l’esonero contributivo per le mamme andrà a tagliare la sola quota rimanente, quindi il 2,80% o 1,80% a seconda dei casi. Ad esempio, per una lavoratrice con stipendio lordo di 2.500 euro ne risulterà un risparmio di appena 70 euro (lordi) al mese, con circa 40-50 euro di bonus effettivamente spettante. 

Bonus mamme in busta paga, le istruzioni per le lavoratrici dell’Esercito

Il Ministero dell’Economia ha annunciato che ad aprile 2024 verrà rilasciata una nuova funzionalità nell’applicativo Gestione Stipendi dove le amministrazioni potranno comunicare i dati delle lavoratrici interessate. A decorrere da maggio 2024 il bonus sarà applicato in busta paga (comprensivo degli arretrati da gennaio 2024).

A tal proposito, come appena comunicato dal Centro nazionale amministrativo Esercito, al fine di agevolare l’accesso alla misura il personale interessato può comunicare alla Sezione Trattamento Economico di Attività di rispettiva competenza, per il tramite dei propri Uffici Personale, la volontà di avvalersi dell’esonero in argomento rendendo noti il numero dei figli e i relativi codici fiscali.

Ricordiamo che l’esonero spetta: 

  • solamente per il 2024 alle lavoratrici con almeno 2 figli di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni;
  • per il 2024, 2025 e 2026, alle lavoratrici con almeno 3 figli di cui almeno uno minorenne. 

Chi soddisfa queste condizioni – ed è assunta a tempo indeterminato – può richiedere lo sgravio utilizzando il seguente modello di autodichiarazione, il quale va compilato, firmato e consegnato secondo le suddette modalità.