Certificazioni Uniche 2023 nuovamente errate. Interviene l’Assistenza Fiscale di ASPMI

Certificazioni Uniche 2023 errate
Certificazioni Uniche 2023 errate

Certificazione Unica 2023 (redditi 2022)

Spett.li Centri Stipendiali,

come è noto, sul portale NoiPa di ogni singolo amministrato, sono state pubblicate le Certificazioni Uniche anno 2023 riferite ai redditi dell’anno 2022.

Orbene, in riferimento al punto 6 della Circolare del Centro Unico Stipendiale Interforze emanata in data 27 febbraio 2023, prot. M_D A0D32CC REG2023 0041902, già codesto Centro ha illustrato le modalità di rettifica di eventuali CU2023 emesse in maniera errata e nello specifico:

 “[…] Le rettifiche potranno essere effettuate fino alla data di chiusura delle linee per l’elaborazione della rata di novembre prossimo (di massima 15 ottobre). Le CU rielaborate a seguito di rettifiche saranno trasmesse all’Agenzia delle Entrate, in unica soluzione, entro il termine previsto per la trasmissione dei dati della dichiarazione Modello 770/2023 (31 ottobre 2023).”

In aggiunta, nella parte della Circolare riferita alle “Considerazioni finali”, vengono sensibilizzati i Comandi in indirizzo al fine di “[…]porre in essere adeguata e tempestiva attività informativa nei confronti degli amministrati in merito all’eventuale emissione di una CU rielaborata (circostanza che potrebbe non essere autonomamente rilevata dagli stessi), onde renderne possibile la corretta valorizzazione in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, rammentando agli stessi che, in caso di utilizzo della dichiarazione precompilata messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è necessario rettificare i dati proposti con quelli indicati nella nuova certificazione unica”.

Ed infine, sempre codesto CUSI, si raccomanda di “[…] volersi scrupolosamente attenere alle indicazioni fornite in tema di rielaborazione delle Certificazioni Uniche. Tale attività, che è possibile effettuare in maniera completamente autonoma sino al mese di ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, se posta in essere in maniera tempestiva previene eventuali contenziosi con gli amministrati o di incorrere in inopportune sollecitazioni da parte di enti esterni all’A.D., riducendo il carico di lavoro e l’utilizzo ultroneo di risorse umane e materiali”.

In merito a quanto finora illustrato e nel rivolgere al CUSI una valutazione positiva per la prontezza con la quale ha evidenziato, già da febbraio 2023, possibili errori nelle emissioni delle CU e le modalità di rettifica delle stesse, cosa che a parere di questa Sigla Sindacale dovrebbe essere una eccezione ma ormai (da diversi anni) è diventata una consuetudine, questa Associazione Sindacale, a tutela dei suoi iscritti, ci tiene ad evidenziare che, oltre alle emissioni errate delle CU che al momento il personale disconosce, poiché nessuna comunicazione è pervenuta agli interessati, alcune CU sono state pubblicate e cancellate successivamente a distanza di diversi giorni senza essere sostituite.

Tale “fenomeno”, danneggia l’economicità di una famiglia che spera di avere qualche introito economico in più con la presentazione del modello 730.

Qualche giorno fa, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che il modello 730 precompilato è disponibile on-line a partire dal 2 maggio e dall’11 maggio potrà essere inviato.

Come ben comprenderete, il personale, proprio in virtù di quanto detto, sta già inviando il modello CU (che al momento non è chiaro se sia corretto o meno) ai propri CAF di riferimento e ai propri Studi Commerciali al fine di tenersi pronto con le tempistiche dettate dall’Agenzia delle Entrate per poter ricevere le somme a credito entro il mese di luglio p.v. per poter trascorrere le ferie estive con un minimo di tranquillità economica in più.

Ove tali Certificazioni Uniche fossero errate il personale, come già accaduto da diversi anni, dovrà ripresentare il Modello 730 e pagare nuovamente il servizio fiscale del CAF, PATRONATO o dello Studio Commerciale a cui si è rivolto.

Ad aggravare tale spiacevole situazione, da quest’ anno, con l’avvento della Legge n.46 in materia di Associazionismo Professionale a Carattere Sindacale tra Militari, le Sigle Sindacali iscritte regolarmente all’Albo Ministeriale, ai sensi del dettato normativo, possono elargire, ai propri iscritti, i servizi fiscali.

Pertanto, questa Sigla Sindacale, non potendo avere un proprio CAF interno, a causa della mancanza di requisiti indispensabili dettati dal capo V del Decreto n. 241 del 1997, poi sottoposto a modifica dal D.Lgs. 490 del 1998, come ad esempio la tempistica di esistenza di una Associazione Sindacale (almeno 10 anni), l’avere almeno cinquantamila iscritti, ecc… e tantomeno potendo affiliarsi a CAF o Patronati che sono in capo a sigle sindacali del pubblico impiego e del privato (Legge n.46 del 2022), va da sé che, al fine di poter elargire il servizio di assistenza fiscale, si è dovuta rivolgere a professionisti privati del settore che, dietro stipula contrattuale, vengono pagati in base alle prestazioni elargite.

Tale situazione spiacevole che si sta generando a causa delle CU errate, del ritiro e della mancanza di nuove emissioni, senza neanche una quantificazione del “periodo di attesa” utile a comprendere quale CU sia corretta, potrebbe danneggiare economicamente questa Sigla Sindacale che dovrebbe pagare due volte il servizio di assistenza fiscale al personale militare iscritto.

ASPMI, con la presente, chiede a codesti Centri Stipendiali di porre in essere ogni utile e urgente azione al fine di informare capillarmente il personale militare che sarà soggetto ad eventuali ricalcoli e quindi a nuove emissioni della CU e la tempistica entro la quale questa verrà emessa, proprio al fine di scongiurare eventuali contenziosi con gli amministrati, con questa Sigla Sindacale o di incorrere in inopportune sollecitazioni da parte di enti esterni all’Amministrazione Difesa, come peraltro scongiurato dal CUSI nella Circolare sopra menzionata.