ASPMI, nuovo successo a tutela dei militari: straordinari anche ai volontari in drappello, prima apertura dello SME

Straordinari per il personale trasportato in drappello, novità per i volontari.

Nelle scorse settimane ASPMI ha scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere che il riconoscimento del lavoro straordinario per i militari in drappello che eccedono l’orario di servizio venga esteso anche nei confronti dei volontari in ferma prefissata quadriennale

D’altronde questa è una vicenda che da sempre ci sta particolarmente a cuore: fu proprio Francesco Gentile, uno dei fondatori di ASPMI, a sollevare la questione durante la concertazione per lo scorso rinnovo di contratto, facendo notare che è impensabile precludere il diritto al lavoro straordinario ai militari solamente perché “trasportati”. In quella sede ci sentimmo rispondere che si trattava di “lavoro passivo”, una definizione non prevista né dal nostro ordinamento né da qualsiasi altro Paese civile

Dopo una dura opposizione siamo riusciti – come Rappresentanza – a ottenere il diritto agli straordinari anche per il personale trasportato grazie all’articolo 3, comma 3, del  decreto n. 56 del 20 aprile 2022 del Presidente della Repubblica recante disposizioni per il “Recepimento del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze Armate relativo triennio normativo ed economico 2019 – 2021”. 

Tuttavia, si è trattato di un passo avanti solamente parziale, poiché ne sono stati esclusi i volontari. Ecco perché lo scorso luglio abbiamo scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito affinché questa lacuna potesse essere al più presto colmata: la risposta, arrivata proprio in questi giorni, è di totale apertura

Straordinario per il personale trasportato in drappello, novità per i volontari

Lo SME concorda con la posizione di ASPMI e per questo motivo al fine di estendere il beneficio in epigrafe al personale VFP4/VFT – peraltro al momento parimenti non esteso al personale dirigente – ha girato la questione allo Stato Maggiore della Difesa (vista la natura interforze della tematica) affinché possa promuovere un intervento normativo nel senso auspicato. 

Così come non esisteva per i militari, neppure per i volontari si può parlare di lavoro passivo: lo sosteniamo da sempre, ritenendo che ogni tipo di attività debba essere remunerata per quello che effettivamente vale, riconoscendo al personale il giusto trattamento che merita. In tutti i casi in cui non sarà così noi ci saremo per far sentire con forza la nostra opposizione e per collaborare affinché il problema possa essere risolto al più presto.

Per questa ragione continueremo a monitorare la questione del lavoro straordinario per i volontari in drappello trasportati, confidando che anche lo Stato Maggiore della Difesa concorderà con le nostre richieste.