Addio alla Rappresentanza, dal Ministro della Difesa i ringraziamenti a chi ha contribuito alla storia delle Forze Armate

Nel corso dell’incontro avvenuto a Roma nella giornata di venerdì 12 aprile, presso la sede del Ministero della Difesa, il Ministro Guido Crosetto ha pronunciato parole di gratitudine e riconoscimento nei confronti della Rappresentanza militare (Cocer, Coir e Cobar) per l’importante ruolo ricoperto nella storia delle Forze Armate.

Il Ministro ha avuto parole di apprezzamento nei confronti dei membri del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare, sottolineando il loro impegno e il valore del lavoro svolto nel corso di oltre 40 anni di attività

Nel dettaglio, ha dichiarato: 

“Desidero ringraziarvi e, attraverso voi, tutti i membri della Rappresentanza militare, per l’impegno profuso e per il delicato lavoro che avete svolto in oltre 40 anni.”

Il Ministro Crosetto ha quindi evidenziato l’importanza della Rappresentanza militare nel promuovere e difendere i diritti e le specificità del personale militare, contribuendo significativamente al miglioramento delle condizioni di vita del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia a ordinamento militare. 

Ha precisato che il lavoro svolto dal Co.Ce.R. rappresenta un patrimonio fondamentale per il Paese, destinato a essere valorizzato dalle nuove Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari.

Ricordiamo che il passaggio alle APCSM è avvenuto in seguito ai Decreti del Ministro Zangrillo, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2024, che hanno individuato i sindacati rappresentativi per il personale delle Forze Armate, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Questo riconoscimento da parte del Ministro della Difesa conferma il ruolo cruciale svolto dalla Rappresentanza militare nel panorama della difesa nazionale, e sottolinea l’importanza di garantire la tutela degli interessi collettivi del personale militare anche in futuro. 

Adesso il testimone è in mano ai sindacati, i quali grazie agli strumenti a disposizione sapranno continuare, e persino migliorare, il percorso di tutela in favore di tutto il personale militare.