Vannacci, che fai? Modalità e contenuti da censura, ASPMI prende le distanze e confida in un provvedimento esemplare

Modalità e contenuti da censura, ASPMI prende le distanze dal Generale Vannacci

ASPMI applaude l’immediata presa di posizione dell’Esercito Italiano – nonché del Ministro della Difesa – riguardo alla vicenda del Generale di Divisione Roberto Vannacci che nel suo libro – autoprodotto – “Il Mondo al contrario” si è lasciato andare a commenti alquanto discutibili riguardo ad alcuni temi quali l’omossessualità, il femminismo, l’ambientalismo e l’immigrazione. 

Vannacci, in passato capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto geografico militari, nel suo libro si è scagliato – “rivendicando il diritto all’odio” – con un linguaggio triviale e sessista nei confronti della “dittatura delle minoranze”, dimostrando che con la divisa che indossa, e soprattutto con quel che rappresenta, ha poco di cui spartire. 

Contenuti da censura che noi di ASPMI ci rifiutiamo di diffondere; con l’occasione ci sentiamo in dovere di chiedere scusa a tutte quelle persone che si sono sentite offese dalle dichiarazioni “farneticanti” (citando il Ministro Crosetto) di chi oggi ha dimostrato che in oltre 37 anni di carriera non ha appreso l’importanza di questa gloriosa Forza Armata. 

La presa di distanza dell’Esercito Italiano

Subito dopo che la stampa ha fatto luce sulle posizioni espresse da Vannacci nel suo libro, la Forza Armata ha immediatamente preso le distanze dalle considerazioni – “del tutto personali” – espresse dall’Ufficiale, precisando che l’Esercito italiano non era assolutamente a conoscenza dei contenuti del libro visto che “non erano mai stati sottoposti ad alcuna valutazione e autorizzazione da parte dei vertici militari”. 

A tal proposito, l’Esercito italiano si è riservato di adottare ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine. 

La posizione del Ministro della Difesa

Lo stesso Ministro della Difesa, Guido Crosetto, non ha utilizzato mezzi termini per condannare quanto successo, sottolineando che le “farneticazioni personali di un Generale in servizionon devono essere utilizzate per polemizzare con Difesa e Forze Armate. 

Ha poi aggiunto che proprio perché le opinioni di Vannacci “screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione”, sarà immediatamente avviato l’esame disciplinare previsto. 

ASPMI confida in una sanzione esemplare

Come ASPMI siamo sgomenti per quanto successo e ci aggiungiamo a quanto già espresso dall’Esercito Italiano e dal Ministro Crosetto prendendo le distanze tanto dai contenuti quanto dalle modalità con cui sono stati espressi. 

Dagli estratti pubblicati in queste ore, che non riportiamo proprio per non darne ulteriore pubblicità, emerge anche una violenza verbale che nulla ha a che fare con quello che questa Forza Armata rappresenta. 

Pur non volendo sostituire chi sarà chiamato a prendere una decisione sul futuro professionale del generale Vannacci confidiamo che l’Esercito Italiano saprà prendere i giusti provvedimenti per tutelare il danno d’immagine che inevitabilmente questo ha comportato.

D’altronde, il fatto che a rilasciare tale dichiarazioni sia stato un Generale dal passato glorioso, tanto da meritarsi una pagina su Wikipedia, fregandosene persino di quelle che sono le procedure tanto da non ritenere che fosse necessaria un’autorizzazione da parte dei vertici militari, rende ancor più grave quanto successo. Lo dobbiamo a tutti i militari che ogni giorno con impegno e dedizione svolgono il loro lavoro nel rispetto dei principi che questa Forza Armata rappresenta.