Come ASPMI ci congratuliamo l’on. Maurizio Gasparri per l’interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri dell’Economia e delle Finanze, della Difesa e dell’Interno, sui ritardi nei pagamenti agli appartenenti al comparto Sicurezza e Difesa. Una presa di posizione puntuale che raccoglie le preoccupazioni più volte espresse dalla nostra Associazione.
Nel testo dell’interrogazione, l’on. Gasparri sottolinea come sia “vergognoso, oltre che imbarazzante” che a fronte del quotidiano impegno degli operatori della Sicurezza e della Difesa, si registrino ritardi nell’erogazione delle retribuzioni da parte di NoiPA. L’interrogazione richiama con decisione la necessità di superare le inefficienze burocratiche che danneggiano chi garantisce la sicurezza del nostro Paese, chiedendo ai Ministri interessati se fossero a conoscenza di tali ritardi e quali iniziative intendano adottare per risolvere il problema.
Questa iniziativa parlamentare è, per noi di ASPMI, un segnale importante: dimostra che le denunce e le segnalazioni avanzate in queste settimane – riportate da importanti testate come Money, Repubblica e Messaggero – non sono rimaste inascoltate, ma hanno fatto breccia anche nelle sedi istituzionali.
Finalmente la politica comincia a interessarsi alle istanze del personale militare, dando voce a un malcontento diffuso e fondato.
In questi giorni abbiamo avuto conferme che l’adeguamento degli stipendi, accompagnato dal pagamento degli arretrati, sarà finalmente corrisposto a giugno. Ma ciò avviene con mesi di ritardo rispetto alle tempistiche annunciate e auspicate: è inaccettabile che in uno Stato che considera la Difesa una priorità strategica, chi ne è pilastro debba attendere con ansia ciò che gli spetta di diritto.
Confidiamo ora che il resto delle misure previste dal contratto venga attuato con maggiore tempestività. In particolare, riteniamo fondamentale che l’Amministrazione rispetti l’impegno preso sulla suddivisione del fondo per gli straordinari in due sezioni distinte: una destinata ai Dirigenti e una riservata al personale Contrattualizzato. Un passaggio essenziale per garantire equità ed evitare che chi è già penalizzato debba subire ulteriori ingiustizie.
Ringraziamo ancora l’on. Gasparri per aver portato in Parlamento queste criticità, dando così seguito a un confronto che ASPMI ha promosso da tempo: adesso attendiamo risposte, ma soprattutto servono i fatti.