Passaggio ad ASPMI da un’altra Associazione, necessario un chiarimento su deleghe e doppia trattenuta

Passaggio da un'Associazione a un'altra, urgono chiarimenti sulla trattenuta in busta paga.

In queste settimane molti colleghi inizialmente tesserati ad altre Associazioni hanno preferito cambiare passando ad ASPMI. A loro, così come a tutti coloro che fin dall’inizio hanno riposto la loro fiducia in questa Associazione, vanno i nostri ringraziamenti nonché la promessa che ogni azione sarà orientata alla tutela dei vostri interessi. . 

Tuttavia, urge un chiarimento rispetto al fatto che il passaggio ad ASPMI non vi mette al riparo dalla doppia trattenuta in busta paga laddove prevista dall’Associazione di precedente iscrizione. Come è risaputo, infatti, ASPMI si è rifiutata di applicare la doppia trattenuta (una per il mese corrente e l’altra per le mensilità arretrate) e dopo una lunga battaglia ha persino ottenuto il diritto alla restituzione delle quote indebitamente trattenute nei mesi scorsi. 

Chi oggi è tesserato con noi, quindi, non ha spiacevoli sorprese nel cedolino in quanto viene trattenuta la sola quota del mese di riferimento. Anzi, laddove non dovesse essere così vi invitiamo a segnalarcelo perché potrebbe esserci stato un errore da parte del CNA in sede di trascrizione della delega, con l’iscrizione che è stata effettuata a un altro sindacato piuttosto che al nostro. 

Revoca a un altro sindacato e passaggio ad ASPMI, perché c’è ancora la doppia trattenuta

Discorso differente per gli iscritti ad ASPMI solo in un secondo momento, ossia per chi proviene da un’altra Associazione: per questi, infatti, possiamo fare ben poco in quanto fino al 31 dicembre 2023 continueranno a versare la quota sindacale in favore dell’Associazione con cui risultavano iscritti e con le modalità – e i costi – da questa previsti. Laddove il sindacato a cui eravate inizialmente tesserati applichi la doppia trattenuta allora sarà così fino al prossimo dicembre. 

Dopodiché sì che passerete sotto la piena gestione di ASPMI, venendo così meno il meccanismo della doppia decurtazione in busta paga a cui noi ci siamo tanto opposti assicurandoci così che per gli iscritti non ci fossero spiacevoli sorprese sullo stipendio. Un atto doveroso nei confronti di chi si è affidato a noi che testimonia come il nostro interesse primario sia la tutela del personale e non gli interessi individuali. 

Tuttavia, abbiamo potuto agire solamente nei confronti della nostra Associazione: le altre sigle hanno deciso diversamente e purtroppo anche chi ha provveduto a cambiare sindacato passando ad ASPMI sarà soggetto al meccanismo della doppia delega per tutto quest’anno.

Per quanto ci sarà la doppia trattenuta?

Ribadiamo che ASPMI è oggi l’unica Associazione ad aver detto no alla doppia trattenuta in busta paga, ossia una per la mensilità di riferimento e l’altra per la quota di arretrato.

Quindi, chi è iscritto con le altre sigle continuerà a subire la doppia trattenuta dalla busta paga fino a quando non verranno esaurite le quote arretrate. Pensiamo ad esempio a un tesserato da settembre la cui delega viene inserita a sistema solamente a dicembre: ebbene, con ASPMI la trattenuta partirebbe appunto da dicembre, mentre con le altre Associazioni verranno decurtate, mensilmente, anche le quote arretrate per settembre, ottobre e novembre.

Ciò significa che a dicembre ci sarà la doppia trattenuta in quanto bisognerà considerare il rateo mensile più quello di settembre; a gennaio verrà poi recuperata quella di ottobre mentre a febbraio quella di novembre.