Libertà sindacali: la circolare dello Stato Maggiore Esercito guarda al futuro. Apprezzamento di ASPMI

In data 17 giugno u.s. lo Stato Maggiore dell’Esercito ha emanato una circolare avente oggetto: “Legge n. 46 del 28 apr. 2022 “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo”.”

Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha tenuto di fondamentale importanza diramare a tutto il personale dipendente la Legge sui sindacati militari approvata dal Parlamento ed entrata in vigore il 27 maggio.

Nella circolare si legge che “Il riconoscimento normativo delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari e l’individuazione delle prerogative ad esse attribuite rappresenta un momento “epocale” per l’Amministrazione militare. La piena efficacia e operatività del dispositivo dalla Legge è, tuttavia, subordinata all’entrata in vigore dei previsti provvedimenti discendenti. Solo a seguito dell’emanazione dei suddetti provvedimenti normativi/regolamentari e delle correlate disposizioni di carattere applicativo sarà possibile dare integrale attuazione ai principi dettati dalla Legge e rendere operativo l’esercizio della libertà sindacale per il personale militare”.

Un momento “epocale”, lo definisce lo Stato Maggiore dell’Esercito e fa altrettanto questa sigla sindacale, che lo ha più volte dichiarato in tutte le sedi.

L’attenzione rivolta dall’Amministrazione a questo cambio di passo non può che essere accolta in maniera positiva da tutto il personale militare e soprattutto da ASPMI.

La circolare prosegue, evidenziando che lo Stato Maggiore Esercito ritiene di fondamentale importanza veicolare con immediatezza una corretta informazione in merito alle prerogative e alle tutele che la norma introduce.

Quanto detto dallo SME impone la necessità di una presa di coscienza che deve, per forza di cose, nascere all’interno di tutti quei Reparti che ancora oggi persistono nel battere una strada ormai considerata desueta e superata dalla norma stessa. Questi, ignorano la volontà di cambiamento che ha disposto e legiferato il Parlamento e che sin dal primo momento ha valorizzato il Sig. Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A. Pietro Serino, incontrando le sigle sindacali ed augurando loro un proficuo lavoro per il personale e per l’Istituzione. Un modus pensandi che, ad oggi, non è al passo con i tempi.

Ed è proprio a questi che vogliamo rivolgerci, forti dello spirito collaborativo che ha sempre contraddistinto ASPMI, per dire loro che il sindacato non deve rappresentare una entità pronta al contrasto, ma un momento di confronto e di crescita professionale, volto a sanare le difficoltà e ad accrescere e valorizzare il lavoro della Forza Armata, in virtù della tanto decantata specificità.

Infine, non possiamo che rallegrarci per la circolare dell’Esercito che sensibilizza tutta la “linea di Comando” e il personale dipendente sull’avvento di una Legge “epocale”, che dovrà determinare la crescita di una “coscienza sindacale” che spazi dal dirigente al soldato.

Il sindacato, infatti, sarà chiamato a rappresentare entrambe le categorie, non contrattualizzati e contrattualizzati, non solo ai tavoli dei rinnovi contrattuali e della negoziazione del trattamento economico accessorio dei dirigenti, ma anche in tutte quelle “scelte” che imporranno il parere della parte sindacale, al fine di poter operare al meglio e garantire una piena equità delle decisioni.