Il rinnovo di contratto delle Forze Armate sarà seguito dai sindacati, il Governo risponde positivamente ad ASPMI

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Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in queste ore ha tenuto un incontro con i sindacati delle Forze di Polizia, al quale hanno preso parte anche i delegati Co.Ce.R. dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. 

La decisione del Governo di non convocare le Associazioni sindacali rappresentative delle Forze Armate a ordinamento civile ha generato polemiche in vista dell’evento, tant’è che anche noi di ASPMI – come parte della Rete sindacale militare – abbiamo scritto per porre risalto all’errore commesso, in quanto anziché convocare le Associazioni sindacali sono stati chiamati i Co.Ce.R. a fine mandato

D’altronde, da febbraio 2024 è stato completato il passaggio dalla Rappresentanza ai Sindacati delle Forze Armate, tant’è che il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha promesso che le APCSM saranno coinvolte attivamente nella trattativa per il rinnovo del contratto per il triennio 2022-2024.

Tuttavia, la convocazione inviata solo ai delegati Co.Ce.R., che sono in scadenza del loro mandato e per questo non possiedono  potere contrattuale, ha suscitato più di qualche dubbio a riguardo, tanto che tutte le più importanti Associazioni a carattere sindacale tra militari, noi compresi, hanno ribadito al Presidente del Consiglio che non sarebbe accettabile avviare le trattative senza la loro partecipazione attiva. 

Il Presidente del Consiglio mette a tacere ogni dubbio

Durante l’incontro tenuto oggi, il Presidente Meloni ha fatto luce sulla questione garantendo che si sta attendendo la certificazione della rappresentatività prima di avviare i tavoli per il rinnovo del contratto, ai quali prenderanno parte i sindacati militari rappresentativi.

Accogliamo con favore questa conferma, in risposta a chi era ancora scettico a riguardo, poiché rappresenta una novità significativa: per la prima volta, i rappresentanti dei militari delle Forze Armate avranno un ruolo diretto nella contrattazione con il Governo.

Serve fare in fretta

Tuttavia, nonostante l’importanza della questione, il Governo sta prendendo più tempo del previsto per emanare i decreti che conferiranno piena agibilità ai sindacati militari e come ASPMI riteniamo che non si possa attendere oltre

Da gennaio è venuto meno l’incremento straordinario dell’1,5%, mentre l’esonero contributivo introdotto dal Governo per sostenere il potere d’acquisto è spettato solamente a una piccola parte del personale militare. 

Per questo motivo è urgente intervenire per la tutela dei militari; non siamo disposti ad attendere ancora, anche perché già da inizio febbraio il Ministero dell’Economia dispone dei dati riferiti alle deleghe raccolte. 

È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, avviando i lavori per un rinnovo di contratto con il quale andrà affrontato anche l’aspetto normativo (con particolare attenzione agli straordinari). 

Come ASPMI siamo pronti a cogliere questa importante opportunità: il benessere del personale è il nostro primo obiettivo, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per riuscirci.