Estate di lavoro per ASPMI, ma le Istituzioni sono in ferie: chi pensa al benessere del personale?

ASPMI non va in vacanza, le istituzioni sì

Anche in queste settimane estive ASPMI ha lavorato instancabilmente per affrontare questioni di notevole importanza che influenzano la qualità del lavoro del personale dell’Esercito italiano. Nonostante il caldo torrido, le attività proseguono senza sosta: lo dobbiamo a tutti i colleghi, specialmente a quelli che operando sotto il sole sono esposti a un notevole stress termico. 

La tutela del personale è una priorità in ogni momento dell’anno: non sono ammessi periodi di vacanza. 

ASPMI non va in vacanza, le Istituzioni sì

Per questo motivo, anche nell’ultimo periodo ASPMI si è impegnata a porre all’attenzione delle Istituzioni i problemi che non conoscono pausa estiva. 

Un esempio significativo è la questione della retribuzione dei volontari, per i quali con il passaggio al Centro unico stipendiale è cambiata – in peggio – la modalità di calcolo della paga con il rischio che a fine anno ci saranno da restituire ingenti somme. Oltre a ciò, ci siamo attivati con segnalazioni al Ministro della Difesa e allo Stato Maggiore dell’Esercito, affinché il personale che lavora costantemente sotto il sole venga messo nella condizione di poter lavorare senza correre il rischio di colpi di calore.

Tuttavia, diversamente da ASPMI sembra che le Istituzioni abbiano rallentato i loro sforzi. Lo conferma il fatto che non sono ancora arrivate risposte alle nostre segnalazioni, nonostante i militari continuino a svolgere il proprio lavoro sotto il sole indossando uniformi invernali. E in alcuni casi, quando i Comandanti hanno autorizzato l’uso di divise più adatte alla stagione, il personale è stato costretto a procurarsele a proprie spese, come accaduto ad esempio ai colleghi assegnati alle spiagge militari in Puglia.

Dal lato dello Stato Maggiore dell’Esercito c’è silenzio, mentre il Parlamento è in vacanza da diverse settimane e i ministri hanno iniziato le loro pause estive.

In mezzo a tutto ciò, chi si preoccupa dei militari? La risposta è: noi lo facciamo. A differenza di altri sindacati che hanno annunciato periodi di ferie, noi continueremo a raccogliere le segnalazioni dai nostri tesserati (e non solo), intervenendo prontamente per mettere in luce le problematiche e collaborare, se le Istituzioni lo permetteranno, per trovare soluzioni adeguate.

Gli importanti risultati raggiunti da ASPMI

Nel frattempo, come sindacato possiamo guardare con soddisfazione ai risultati raggiunti nei primi mesi di attività. Abbiamo ottenuto una vittoria importante garantendo una quota sindacale equa per tutti, puntando davvero al “minimo sindacale” a carico dei tesserati. Inoltre, le quote erroneamente trattenute come arretrati saranno presto restituite

Abbiamo ottenuto successi significativi anche nella tutela del personale e delle loro famiglie, come l’estensione del diritto all’esenzione dai turni notturni anche per i genitori separati o divorziati con affidamento condiviso.

In definitiva, il nostro sindacato è al lavoro – e si vede – mentre sembra che le Istituzioni abbiano deciso che in tempo di ferie alcune problematiche non meritino di essere affrontate. 

Attendiamo ancora risposte, ad esempio, sulla questione del congedo parentale retribuito all’80%, nonché riguardo alle linee guida seguite per decidere dei trasferimenti.

ASPMI ha bisogno della vostra fiducia

Per questo motivo, è fondamentale che alziamo la voce per farci sentire con maggiore impatto, specialmente in vista della fase di concertazione che verrà avviata nel 2024. Come? Aumentando il numero dei nostri tesserati. Solo la fiducia e il sostegno del personale ci daranno la spinta necessaria per trasformare, il prima possibile, le nostre lotte in vittorie concrete.