In risposta alle numerose richieste di chiarimento ricevute in queste ore, come ASPMI intendiamo fare chiarezza sullo sgravio contributivo riconosciuto alle madri lavoratrici con due figli, misura che nel 2024 ha garantito una riduzione della quota di contributi previdenziali a carico delle beneficiarie.
È importante precisare che questo sgravio, introdotto dalla legge di Bilancio 2024, non è più in vigore dal 1° gennaio 2025. La misura, infatti, è scaduta alla fine dell’anno scorso e da gennaio l’aliquota contributiva è tornata alla sua piena entità, tanto nel pubblico quanto nel privato. Rimane invece attivo, fino al 2026, lo sgravio contributivo destinato alle lavoratrici con almeno tre figli, di cui uno minorenne, che prosegue senza interruzioni.
Bonus mamme con due figli confermato dalla Legge di Bilancio 2025
Per le madri con due figli, però, non si tratta di un addio definitivo. La legge di Bilancio 2025 ha infatti previsto una nuova misura di sostegno, confermando lo sgravio in una forma riformata rispetto a quella in vigore fino a dicembre. Il governo non ha scelto una semplice proroga, ma ha ridisegnato la misura, modificandone i requisiti e ampliando la platea delle beneficiarie. Tra le principali novità, l’apertura alle lavoratrici autonome con determinati tipi di reddito, come quello da impresa o da partecipazione, e l’introduzione di un limite di reddito annuo pari a 40.000 euro per poter accedere al beneficio.
Restano esclusi dal provvedimento i rapporti di lavoro domestico e le attività autonome in regime forfettario.
Tuttavia, la nuova misura non è ancora operativa, perché manca il decreto attuativo necessario a definire nel dettaglio le modalità di accesso allo sgravio, i criteri precisi e gli importi. Senza questo provvedimento ministeriale, che avrebbe dovuto essere approvato entro gennaio ma che a oggi non risulta ancora pubblicato, non è possibile né fare domanda né ricevere il beneficio in busta paga.
Serve presentare di nuovo la domanda?
Molti ci chiedono se sarà necessario ripresentare la domanda per continuare a beneficiare dello sgravio.
La risposta è sì, sarà indispensabile una nuova richiesta, anche per chi aveva già ottenuto il bonus lo scorso anno. Tuttavia, al momento non è ancora possibile inoltrare la domanda, proprio perché si è in attesa dell’atto normativo che definirà le modalità operative. Per le lavoratrici dipendenti, è ragionevole ipotizzare che la procedura sarà simile a quella adottata nel 2024, con la comunicazione dei dati dei figli al datore di lavoro o tramite il portale NoiPA per chi opera nel settore pubblico. Ma finché non sarà pubblicato il decreto, invitiamo le interessate a non inviare alcuna richiesta alle amministrazioni di riferimento.
Va comunque ricordato che, come stabilito dalla legge, il nuovo sgravio avrà decorrenza retroattiva a partire dal 1° gennaio 2025. Questo significa che, una volta approvato il decreto, sarà possibile recuperare anche gli arretrati maturati nei primi mesi dell’anno, se in possesso dei requisiti previsti.