ASPMI, troppo pochi 6 posti per professionisti sanitari militari

Ansa
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(ANSA) – ROMA. 21 MAG – “L’atto del Senato n. 1053 in materia
di ‘Misure in materia di ordinamento. organizzazione e
funzionamento delle Forze di Polizia. delle Forze A
rmate. nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco’ introduce alcune novità positive, che Aspmi accoglie di buon grado. Riteniamo
invece inaccettabile il numero di posti destinato al concorso
per il personale nella sanità militare. Il concorso per titoli.
che sarà indetto nel 2024. è rivolto a sole 6 posizioni da
dividere tra le forze armate. Un numero che non si avvicina
neanche lontanamente a colmare la carenza di organico nella Difesa”. Lo scrive in una nota il sindacato militare aggiungendo
che “non serve spendere parole di riconoscenza per tutti i
servizi resi dalla sanità militare se poi non si è pronti a
mostrare più attenzione a queste esigenze”.
“I professionisti sanitari militari, soprattutto con le
criticità che sta attraversando la nazione negli ultimi anni –
aggiunge Aspmi -. si sono sempre spesi con estrema dedizione in favore della cittadinanza. anche accorrendo in soccorso e mobilitandosi con prontezza per soppiantare le carenze del
personale sanitario civile. Non è comprensibile il progetto di
un concorso destinato ai professionisti sanitari nel campo
militare. tra marescialli. sergenti e volontari in servizio
permanente. che non tiene conto della profonda carenza di
organico della Difesa. I 6 posti previsti per il concorso non
sono sufficienti nemmeno ad arginare la carenza, a danno di
tutto il personale militare e di riflesso di tutti i cittadini
italiani. Urge una più attenta considerazione delle proposte
avanzate dalla direzione di Sanità Militare sulla
riqualificazione del Policlinico Militare Celio, il centro di
eccellenza impegnato – tra le altre cose – nella lotta ai
tumori, che durante la pandemia si è prodigato per la cura e il contenimento delle infezioni da Covid19. senza dimenticare le infermerie presidiarie dell’Esercito Italiano. Dobbiamo
sottolineare che lo Stato Maggiore della Difesa. che ha mostrato
negli incontri con la rappresentanza militare una spiccata
sensibilità al tema. ha elaborato una proposta di modifica per l’integrazione di maggiori posti messi a concorso. Non possiamo quindi che auspicare una correzione di rotta. visto che il testo
dell’atto è ancora in esame al Senato, che dimostri una
rinnovata attenzione verso le esigenze militari e cittadine”.