Aggiornamento della normativa sulle attività extraprofessionali del personale militare, ASPMI scrive allo SME

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Come ASPMI desideriamo informarvi riguardo agli ultimi sviluppi relativi alla normativa sulle attività extraprofessionali retribuite da parte del personale militare. 

Abbiamo portato all’attenzione degli Stati Maggiori e della Direzione Generale una serie di problematiche riguardanti la normativa attuale, che risale al lontano 2008 e per questo non è più adeguata alle esigenze attuali.

Infatti, dal momento che la normativa vigente è stata formulata prima dell’approvazione del Codice dell’Ordinamento Militare, non tiene conto delle mutate esigenze del personale e delle nuove professioni che emergono continuamente nel mondo del lavoro in costante evoluzione. 

Le problematiche

Tant’è che la mancanza di chiarezza nelle disposizioni delle autorizzazioni da parte della Direzione Generale per il Personale Militare ha determinato diverse problematiche. Ad esempio, da un lato, molti militari potrebbero essere scoraggiati dall’effettuare prestazioni retribuite, anche se potenzialmente legittime, per paura di violare la normativa vigente e danneggiare la propria carriera militare. 

Dall’altro lato, l’Amministrazione della Difesa potrebbe perdere l’opportunità di utilizzare le competenze e le professionalità aggiornate del personale militare, con conseguente perdita di possibili entrate economiche extra.

ASPMI chiede un intervento tempestivo

Di fronte a queste criticità, abbiamo avanzato una richiesta di intervento affinché venga rivista, riorganizzata e ridisegnata l’intera disciplina interforze che regola l’esercizio di attività extraprofessionali retribuite. L’obiettivo è di chiarire in modo utile e completo le modalità e i limiti che ogni militare deve rispettare per svolgere prestazioni occasionali in conformità alle leggi in materia.

Siamo fermamente convinti che un’adeguata revisione della normativa potrà dare benefici significativi sia per i singoli militari che per l’Amministrazione nel suo complesso, consentendo una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle competenze del personale e garantendo nel contempo il rispetto delle normative vigenti.

Continueremo a monitorare da vicino questa questione e vi aggiorneremo non appena ci saranno sviluppi a riguardo.