Santa Barbara: storia, valori e identità della Patrona del Genio Esercito

Fonte immagine: Wikicommons

Oggi, 4 dicembre, celebriamo Santa Barbara, patrona di tutti i reparti e le professionalità che operano in condizioni di rischio elevato, come nel caso di Artiglieria e Genio dell’Esercito Italiano, dove il fuoco, gli esplosivi o gli imprevisti richiedono ogni giorno disciplina e coraggio. 

Come ASPMI ci teniamo a rendere omaggio a questa ricorrenza perché i valori incarnati da Santa Barbara sono gli stessi che riconosciamo e promuoviamo all’interno della nostra comunità militare.

La storia di Santa Barbara affonda le sue radici nella fine del III secolo. Nata a Nicomedia, nell’attuale Turchia, Barbara scelse di abbracciare la fede cristiana contro la volontà del padre, Dio­scoro, influente pagano al servizio dell’imperatore Massimiano. La sua decisione segnò l’inizio di un percorso di persecuzioni, fughe e processi, durante i quali Barbara difese con forza il proprio credo, mostrando una ricchezza d’animo che attraversa i secoli e che ancora oggi rappresenta un modello di resilienza.

Secondo la tradizione, dopo un processo durissimo e numerose torture, Barbara fu condannata a morte nel 306 d.C. proprio dal padre, che la fece rinchiudere in una torre per impedirle di consacrarsi a Dio. Ma il gesto che pose fine alla sua vita fu seguito da un evento che la rese simbolo di protezione contro le esplosioni: un fulmine colpì Dioscoro subito dopo l’esecuzione, punendo la violenza compiuta contro la figlia.

È anche per questo che Santa Barbara, nel corso dei secoli, è diventata la patrona di quanti operano in ambienti esposti al fuoco, alle deflagrazioni o ai rischi improvvisi: un legame che ha trovato naturale continuità nel mondo militare, e in particolare in quei settori che più di altri affrontano l’incertezza come parte integrante del proprio servizio.

Pertanto, Santa Barbara incarna virtù che riconosciamo come centrali per il personale militare e che consideriamo parte essenziale della nostra missione di rappresentanza e tutela: il coraggio nell’affrontare il pericolo, la resilienza davanti alle avversità, la fedeltà ai propri ideali, la capacità di agire con lucidità anche quando ogni errore può costare la vita.

Sono valori che caratterizzano il Genio nelle operazioni di bonifica, gli Artificieri negli interventi ad alto rischio, gli Artiglieri nell’impiego di sistemi d’arma complessi, i Vigili del Fuoco e tutti coloro che, in uniforme, lavorano dove il fuoco, l’esplosione e l’imprevisto non sono ipotesi, ma possibilità reali.

Celebrare Santa Barbara significa dunque riconoscere il sacrificio quotidiano delle donne e degli uomini che operano negli scenari più difficili, ribadendo quanto la nostra Forza Armata sia fondata su professionalità e senso di responsabilità; significa, per ASPMI, riaffermare la centralità della persona, del suo valore, della sua storia individuale e collettiva.