(AGI) – Roma, 23 ott. – “Come Associazione sindacale professionisti militari riteniamo inaccettabile che in un momento cruciale come quello della discussione sulla Legge di bilancio, solo alcune sigle del Comparto Difesa e Sicurezza vengano ascoltate dal mondo politico, mentre le Forze armate restano escluse“. E’ quanto si legge in una nota firmata dal segretario generale dell’Aspmi, Francesco Gentile.
“Apprendiamo infatti – scrive Gentile – che alcune organizzazioni rappresentative di Polizia di Stato, Guardia di finanza e Carabinieri sono state ricevute dal Gruppo parlamentare del Partito democratico alla Camera. Un incontro che, seppur legittimo, si svolge in un contesto decisivo per il futuro del personale, e che proprio per questo avrebbe dovuto coinvolgere l’intero Comparto, non solo una parte. Ci chiediamo: e le Forze armate, dove sono? Ancora una volta sembra che i militari debbano essere considerati figli di un Dio minore, presenti solo quando serve ma assenti ogni volta che si discute delle politiche che li riguardano“.
“La legge di Bilancio – continua la nota – contiene misure che incidono direttamente sul personale in uniforme (dalla previdenza all’eta’ pensionabile, dal trattamento economico accessorio alla questione alloggiativa) eppure chi rappresenta i militari non e’ stato invitato a esprimere il proprio punto di vista. Non chiediamo corsie preferenziali, ma pari attenzione e pari spazio di confronto. Le Forze armate fanno parte a pieno titolo del Comparto Difesa e Sicurezza, e meritano di essere ascoltate come gli altri corpi dello Stato. Chiediamo quindi che il Parlamento e le forze politiche aprano un tavolo di discussione realmente inclusivo, dove anche noi possiamo portare il contributo di chi conosce da vicino i problemi del personale militare. Escludere le Forze armate dal dialogo manda un segnale politico sbagliato, che rischia di alimentare una frattura all’interno del Comparto“.
Come Aspmi “continueremo a richiamare l’attenzione su questo tema, con l’obiettivo di garantire che tutte le voci del mondo militare vengano finalmente ascoltate“. (AGI)
Com/Bas


