In queste ore molti dei nostri tesserati ci hanno chiesto delucidazioni sulla possibilità che venga effettivamente dato il via libera all’utilizzo della maglietta a maniche corte tipo polo e del cappello modello “baseball” per il personale impegnato nell’Operazione Strade Sicure.
A tal proposito, ci preme ricordare che il via libera all’utilizzo della maglietta a maniche corte – da indossare sotto il combat jacket – era arrivato già lo scorso anno con l’autorizzazione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello.
Un via libera che arrivò dopo un lungo lavoro che ASPMI ha condotto fin dalla sua istituzione, ponendo il benessere di tutto il personale – compreso quello impiegato nell’Operazione Strade Sicure – in cima alle proprie priorità.
È dall’estate del 2023 che portiamo avanti una battaglia per chiedere l’autorizzazione a indossare un vestiario più consono alla stagione, visto che il personale è già costretto a lavorare per ore sotto il sole con pochissime possibilità di riparo. Farlo con la divisa invernale lo pone in una situazione di rischio non ammissibile, specialmente se poi si guarda a come sono vestite le altre Forze dell’Ordine impiegate sulle stesse piazze.
Abbiamo pertanto avviato un percorso che già lo scorso anno ha portato ai primi risultati, con l’atto firmato dal Capo di SME con cui è stata data autorizzazione ai Comandanti di Raggruppamento di valutare se le condizioni meteo richiedano l’utilizzo di un vestiario differente da quello di ordinanza.
Basta consultare il nostro sito per rendersi conto che ASPMI si è distinta come il motore principale di questa iniziativa, continuando ogni giorno – anche in piena estate – a fare pressione sull’Amministrazione affinché venisse permesso l’utilizzo di divise più appropriate per le condizioni climatiche.
Non ci siamo fermati allora e non lo stiamo facendo oggi, tanto che stiamo continuando a lavorare su tre principi che per noi sono fondamentali: da una parte, assicurandoci che la discrezionalità del Comandante muova sempre più spesso in direzione del benessere dei militari, non precludendo a nessun militare impiegato sotto il sole cocente delle piazze italiane l’utilizzo di magliette a maniche corte e cappellino. D’altronde, rischiamo di ritrovarci di fronte a una delle estati più calde di sempre e, in futuro, la situazione potrebbe progressivamente peggiorare: non possiamo mettere a rischio la salute del nostro personale in un contesto in cui il rischio di colpo di calore è sempre più elevato.
In seconda istanza, è importante che le magliette tipo polo vengano consegnate direttamente dall’Amministrazione, non lasciando quindi al militare l’onere di doverle acquistare. Lo abbiamo sempre richiesto e finalmente siamo stati ascoltati: apprendiamo, infatti, che a breve ci sarà la consegna del primo lotto da 13.500 polo e cappellini destinati ai militari impegnati nell’Operazione. Ed entro l’estate ce ne potrebbero essere altri 45.000.
Ma non basta, serve aumentare i numeri. Ovviamente ciò sarà possibile solo attraverso un piano di investimento: da qui l’appello al Ministro della Difesa e, in particolare, a tutto il Governo Meloni: adesso che è stato raggiunto il 2% del PIL per quanto riguarda la spesa per la Difesa, non possiamo trascurare questo tipo di aspetti, mettendo il personale nella condizione migliore per poter svolgere la sua importante missione.
In terzo luogo, ora che si è arrivati all’autorizzazione della polo a maniche corte nell’Operazione Strade Sicure, bisognerebbe ragionare anche su una sua estensione tout court. D’altronde, le temperature estive si fanno sentire anche negli altri servizi esterni, così come pure nelle caserme.
Riteniamo quindi che ogni militare abbia il pieno diritto a indossare una divisa che sia adeguata alla stagione, senza dover rischiare ogni giorno di essere esposto a un rischio di calore.