Le attese delle CMO penalizzano il personale

Le attese delle CMO penalizzano il personale
Le attese delle CMO penalizzano il personale

In data 28 aprile ASPMI ha inviato una lettera al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, chiedendo l’abbreviazione dei tempi che intercorrono tra la richiesta di invio alla Commissione Medica Ospedaliera del Dirigente del Servizio Sanitario e l’effettuazione della visita di idoneità per il rientro in servizio del personale posto in convalescenza.

La posizione giuridica del personale militare, nel periodo che intercorre tra il momento in cui il Dirigente del Servizio Sanitario fa richiesta di accertamenti medico-legali alla Commissione Medica Ospedaliera competente, attraverso il modello “GL”, e la data in cui il militare effettuerà la visita (periodo temporale c.d. “a disposizione”), rimane quella precedente all’invio e può variare solo se la Commissione Medica Ospedaliera si esprima in tal senso; cosa che, però, non è obbligatoria.

Tale periodo di attesa, di fatto non imputabile alle condizioni del personale ma alle lungaggini e alla mole di lavoro delle Commissioni, crea forti danni ai militari prolungando il periodo di licenza straordinaria/convalescenza o aspettativa, con effetti sulle domande di trasferimento, sulla partecipazione ai concorsi e sul trattamento economico.

Questa sigla sindacale confida in un pronto intervento del Capo di Stato Maggiore della Difesa che possa sanare le posizioni di svantaggio del personale in attesa di giudizio di idoneità per il rientro in servizio.