La Rete sindacale militare scrive a Giorgia Meloni: i sindacati dell’Esercito Italiano devono essere ascoltati subito

Fonte Governo italiano - www.governo.it

Dopo ASPMI è l’intera Rete sindacale militare (di cui questa Associazione fa parte) a fare appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni riguardo alla necessità di far parte dell’incontro con i sindacati rappresentativi del comparto Difesa e Sicurezza che si terrà a novembre, poco prima di un Consiglio dei Ministri monotematico dedicato alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli appartenenti ai suddetti comparti. 

E lo stesso vale per quello in programma il prossimo 19 ottobre organizzato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a cui prenderanno parte le Confederazioni Sindacali rappresentative del pubblico impiego.

I sindacati militari sono una realtà

D’altronde, se fino a qualche tempo fa poteva essere sufficiente convocare i sindacati rappresentativi delle Forze di Polizia, dall’approvazione della Legge n. 46 del 2022 – recante norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare – non è più così in quanto questo dispositivo riconosce in maniera ineludibile il ruolo dei sindacati militari i quali devono essere convocati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione della predisposizione del Documento di programmazione economico-finanziaria e prima della deliberazione del disegno di Legge di Bilancio

E ancora, sarà nostro compito avviare le procedure negoziali con il Governo, tese a definire tutte le competenze economico-contrattuali e assistenziali, relative al personale militare, per il prossimo contratto del triennio 2022/2024.

A tal proposito, è auspicabile che agli incontri programmati prendano parte anche le Organizzazioni Sindacali Militari, ovviamente tra quelle attualmente presenti nel panorama politico-sindacale tra cui la Rete Sindacale che attualmente è la più rappresentativa sullo scenario

Errore inaccettabile non ascoltare i sindacati delle Forze Armate

Una mancata convocazione rappresenterebbe un errore inaccettabile: d’altronde, le Amministrazioni sono consapevoli che la maggior parte delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari che fanno parte della Rete sindacale hanno già raggiunto il cosiddetto “quorum rappresentativo”. 

Perché quindi aspettare il prossimo anno per un confronto che urge adesso? Nei prossimi mesi verranno prese importanti decisioni per il comparto Difesa e Sicurezza e di certo non si può ritenere che siano i sindacati delle Forze di Polizia a farsi portatori delle istanze del personale delle Forze Armate. 

Occorre dunque evitare una “sperequazione che rischia di farci ricredere in merito alle buone intenzioni dichiarate dal Governo: è ora di smetterla di far pagare agli uomini e alle donne in uniforme al servizio della Nazione le decisioni prese per favorire altri. Adesso che finalmente la Legge ha riconosciuto il diritto a una tutela sindacale non si può non sfruttare questa importante occasione di confronto.