Gratuità degli alloggi per i Militari di Truppa, ASPMI contro le interpretazioni non conformi alla normativa vigente

ASPMI ha scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per segnalare una situazione che sta generando confusione, come pure disparità di trattamento, tra i Militari di Truppa.

Oggetto della comunicazione è la gratuità degli alloggi collettivi di servizio per i Volontari in Ferma Prefissata, diritto espressamente previsto dall’articolo 1792, comma 7, del Decreto Legislativo n. 66 del 2010, il cosiddetto “Codice dell’Ordinamento Militare”. Un principio chiaro, messo nero su bianco: gli alloggi collettivi di servizio sono gratuiti per i VFP.

Eppure, come recentemente abbiamo avuto modo di riscontrare, alcune disposizioni contenute nella Direttiva n. 1039 – in particolare il Capitolo II, paragrafo 2.b – introducono una distinzione non prevista dalla normativa primaria, differenziando il trattamento tra il personale con obbligo di accasermamento e quello senza. Secondo tale interpretazione, solo i primi avrebbero diritto all’alloggio gratuito, mentre i secondi verrebbero indirizzati verso l’uso degli alloggi di servizio ASC a titolo oneroso, o peggio, gli verrebbe richiesto il pagamento del canone ASC pur rimanendo in alloggi di reparto che per natura.

ASPMI ritiene tale applicazione non solo ingiustificata sotto il profilo giuridico, ma anche profondamente lesiva della trasparenza e dell’equità nei confronti del personale. Per questo motivo, abbiamo formalmente richiesto allo Stato Maggiore dell’Esercito di intervenire aggiornando la Direttiva in oggetto e fornendo istruzioni uniformi a tutti i Comandanti degli Enti della Forza Armata.

L’obiettivo è semplice: evitare interpretazioni discordanti che finiscono per penalizzare ingiustamente chi serve lo Stato, spesso in condizioni tutt’altro che agevoli. ASPMI, come sempre, rimane a disposizione per ogni chiarimento e continuerà a vigilare affinché i diritti dei militari vengano rispettati e applicati in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.