FESI 2024, ASPMI avverte: “Attenzione alla disinformazione”

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Nelle ultime ore stanno circolando interpretazioni errate e fuorvianti in merito al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali relativo al 2024. 

Alcuni estratti da documenti tecnici interni, utilizzati in modo improprio, stanno generando fake news che rischiano di minare la corretta comprensione delle modalità di calcolo del compenso FESI. A tal proposito, è nostro dovere come ASPMI fare chiarezza e tutelare la corretta informazione nei confronti di tutti i colleghi.

FESI 2024: cosa cambia davvero

Il FESI 2024 introduce criteri di calcolo differenti rispetto al passato, con un impianto complessivamente più vantaggioso per il personale. Le modifiche sono frutto di un lavoro attento e tecnico, volto a garantire maggiore equità e riconoscimento dell’impegno quotidiano.

Tuttavia, si sta diffondendo l’idea errata che le giornate di licenza ordinaria non siano più conteggiate ai fini del calcolo del FESI. Questa convinzione deriva da una lettura parziale della scheda tecnica del CUSI, strumento destinato esclusivamente all’inserimento dati da parte dei tecnici e non rappresentativo del contenuto del decreto.

Desideriamo pertanto tranquillizzare tutti gli iscritti e il personale interessato: le giornate di licenza ordinaria sono pienamente riconosciute nel calcolo del FESI 2024, così come altre tipologie di assenze giustificate.

Ecco quanto riportato nell’articolo 2 del decreto in fase di pubblicazione:

Ai fini della determinazione del numero minimo di giornate utili per la corresponsione del compenso, sono già state valorizzate 110 giornate di assenza annue pro-capite, comprensive della licenza ordinaria.

Questa disposizione tutela il personale da qualsiasi penalizzazione ingiustificata, confermando che il nuovo sistema è stato costruito con criteri oggettivi e inclusivi.

Fate attenzione a chi cerca di influenzarvi 

Invitiamo tutti i colleghi a verificare sempre le fonti e a non lasciarsi influenzare da chi, per scopi polemici o personali, diffonde notizie non verificate. Il nostro impegno è rivolto a garantire trasparenza, tutela e informazione corretta.

Seguiranno da parte nostra aggiornamenti ufficiali una volta pubblicato il decreto definitivo, con approfondimenti dedicati ai vari casi specifici e chiarimenti tecnici dettagliati.