Decreto Legge Sostegni: Guerini intervenga in aiuto militari

Decreto Legge Sostegni, “Nessuno stanziamento per chi opera contro Covid e in Strade sicure”


Roma, 19 mar. (askanews) – Oggi approda in Consiglio dei Ministri il Decreto Legge Sostegni che “necessariamente dovrà dare ristoro alla popolazione italiana e a tutti gli operatori in divisa che stanno fronteggiando l’ emergenza pandemica”.

“Purtroppo, con molta probabilità, non conterrà nessun tipo distanziamento per il personale militare che sta operando per l’emergenza Covid-19 ed è impegnato nell’operazione ‘Strade Sicure'”.

E’ quanto spiegano i delegati Cocer, Pasquale Fico e Francesco Gentile, che chiedono un intervento del ministro della Difesa Lorenzo Guerini per “sanare l’ attuale situazione”.

“Dal 2020 la Difesa, attuando un cambio delle procedure di rilevazione delle prestazioni lavorative effettuate dal personale, è in possesso di dati certi dai quali è chiaramente rilevabile l’ esiguità delle risorse a disposizione per il personale dell’ Esercito.

Dall’analisi di tali dati sembrerebbe emergere una mancata remunerazione di una quota ingente di ore mensilmente maturate dal personale, pari a 30 ore, che andando sia cumulare ai giorni di festività lavorate e non retribuite durante il servizio, portano i militari a dover assentarsi dai reparti fino ad otto settimane dal termine dell’ operazione”, spiegano i due delegati Cocer.

“Tale situazione, ormai non più accettabile, comporta una grave incidenza sull’operatività dello strumento militare e sul personale militare che, nella generalità dei casi, con profondo senso del dovere, si trova a dover rinunciare a tali giornate di assenza dal servizio per poter essere avviato ai successivi cicli di approntamento per l’ impiego in Italia e all’estero”, riferiscono Fico e Gentile.

“Auspichiamo che il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, nel Consiglio dei Ministri di oggi, promuova qualsiasi iniziativa atta a sanare l’ attuale situazione, confermando ancora una volta, la sua particolare attenzione per le donne e gli uomini in uniforme”.