In questi giorni si è svolta, presso la sede del Consiglio regionale della Puglia, la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge regionale dedicata alle vittime del dovere e alle loro famiglie, un tema di grande rilevanza sociale e istituzionale che coinvolge direttamente il mondo militare e delle Forze dell’ordine.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti sindacali, a testimonianza dell’attenzione e della sensibilità verso un comparto che quotidianamente opera per la sicurezza dei cittadini, spesso in condizioni difficili e con grandi sacrifici personali.
Per ASPMI era presente il Tenente Colonnello Leonardo D’Elia, Responsabile delle Relazioni Istituzionali, che ha preso parte ai lavori insieme ai rappresentanti di tutti i sindacati del comparto sicurezza e difesa.
La presenza di ASPMI all’evento conferma l’impegno costante di questa Associazione nel promuovere il riconoscimento e la tutela dei diritti di chi indossa una divisa, sia sul fronte operativo sia su quello della dignità sociale e familiare.
La proposta di legge del Consigliere Fabio Romito
Nel corso dell’incontro, il Consigliere regionale Fabio Romito ha illustrato il contenuto della proposta di legge, che nasce dalla volontà di colmare un vuoto normativo a livello regionale e di garantire un riconoscimento tangibile alle vittime del dovere e ai loro familiari. L’obiettivo dichiarato è di trasformare la gratitudine verso chi ha servito lo Stato in misure rilevanti e permanenti, capaci di incidere realmente sulla qualità di vita delle persone coinvolte.
Romito ha sottolineato come il sacrificio di chi indossa una divisa non possa essere ricordato solo in occasione di eventi tragici o commemorazioni, ma debba trovare spazio in politiche pubbliche strutturate e continuative. Ha rimarcato l’importanza di prevedere interventi mirati affinché il coraggio e la dedizione di chi opera quotidianamente per la sicurezza collettiva siano adeguatamente riconosciuti anche sul piano regionale, contribuendo a rafforzare il legame di fiducia tra istituzioni e cittadini.
Tra i temi trattati durante la conferenza stampa, è emersa la consapevolezza che la tutela non debba limitarsi alle sole vittime dirette, ma debba estendersi anche alle famiglie, spesso costrette a far fronte a difficoltà economiche, psicologiche e sociali dopo eventi drammatici. Pertanto, il Consigliere ha parlato della necessità di predisporre strumenti di assistenza sanitaria, supporto psicologico e aiuti economici per garantire un futuro dignitoso a chi si trova improvvisamente a vivere una condizione di grave fragilità.
Inoltre, Romito ha richiamato l’attenzione su altre problematiche che incidono sul benessere del personale in uniforme, come il diritto alla casa, specialmente per chi vive in alloggi demaniali o in situazioni abitative precarie, e la questione della sicurezza sui trasporti pubblici, un ambito in cui la presenza di personale delle forze dell’ordine anche fuori servizio potrebbe contribuire a rafforzare il senso di sicurezza per tutti i cittadini.
Il consigliere ha poi espresso la volontà di portare avanti queste iniziative in un’ottica trasversale, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, nella convinzione che il tema della sicurezza e della tutela di chi serve lo Stato appartenga all’intera comunità pugliese, senza distinzione di appartenenze politiche.
La posizione di ASPMI
ASPMI ha accolto con favore questa iniziativa legislativa e ha sottolineato l’importanza che il dibattito regionale possa trasformarsi in un modello anche per le altre regioni italiane. In particolare, riteniamo fondamentale l’istituzione di un tavolo permanente di confronto fra istituzioni e rappresentanze sindacali del comparto difesa e sicurezza, affinché questioni così delicate non siano affrontate solo in occasione di eventi tragici, ma diventino parte integrante di una politica strutturale e condivisa.
Nel suo intervento durante la conferenza stampa, il Tenente Colonnello Leonardo D’Elia, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di ASPMI, ha espresso sincero apprezzamento per l’attenzione riservata al personale in uniforme, sottolineando come l’impegno a favore di chi serve lo Stato debba resistere all’usura del tempo e non limitarsi alle emergenze. Ha invitato la politica a superare le divisioni di parte per convergere su provvedimenti condivisi, capaci di tutelare non solo il personale in servizio ma anche le loro famiglie e, in particolare, i figli, che rappresentano il futuro e che meritano opportunità e sicurezza.
D’Elia ha inoltre ricordato l’importante valore delle strutture militari sul territorio pugliese, non solo per la sicurezza ma anche per l’economia locale. Ha auspicato che si possa invertire il trend di chiusura di caserme e presidi militari, cogliendo le opportunità offerte dai fondi europei per potenziare il sistema difesa e restituire vitalità a realtà che, oltre a garantire sicurezza, rappresentano un volano economico per piccole imprese e comunità locali.
Ha concluso sottolineando la disponibilità di ASPMI a collaborare con le istituzioni per individuare soluzioni adeguate, ricordando che la sicurezza e il benessere di chi indossa una divisa hanno effetti positivi sull’intera collettività.