Covid: per i militari dell’Esercito niente straordinari.

È il momento di far sentire la nostra voce e dire basta a continue discriminazioni che si perpetuano da anni!Niente fondi per pagare i militari impiegati in servizio di pubblica utilità ed emergenza.

Il Governo assegna fondi per pagare gli straordinari solo alle forze di polizia.


In un periodo storico che ci ha visti schierati a compiere uno sforzo abnorme per poter fronteggiare al meglio l’emergenza pandemica  e sostenere la nostra popolazione, il Governo procede con continue assegnazioni di risorse aggiuntive per il lavoro straordinario solo a favore delle Forze di Polizia dimenticandosi totalmente delle donne e degli uomini delle Forze Armate. 

 
Il personale dell’Esercito sta intervenendo ininterrottamente da più di un anno nelle RSA, negli ospedali e in tutte le operazioni di emergenza per contrastare la pandemia ed aiutare la popolazione; tutto questo continuando a garantire la sicurezza e le operazioni tipicamente militari che non si sono mai interrotte . 

Dopo tutto questo, il personale con le stellette – le stesse donne e gli stessi uomini che vedete nei Drive Trough , negli ospedali  e in strada – si sentono depauperati nella loro economia e nel loro animo per la grave sperequazione sociale e finanziaria.


Alla luce di questa apparente ed immotivata discriminazione di trattamento economico  fra due Comparti dello stesso Stato, parimenti impiegati per le stesse ragioni dallo stesso Governo e dal Parlamento, l’indignazione è tanta, e forte è il peso della discriminazione che ancora ricade, nonostante tutto, nel riconoscimento della professionalità di chi veste l’uniforme ed è sempre pronto ad intervenire in tempi record conseguendo risultati di altissimo spessore.


Le donne e gli uomini dell’Esercito continueranno a operare, come sempre, per la difesa e la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini, consapevoli dei principi e dei valori peculiari di chi ha scelto di indossare l’uniforme e servire il Paese in armi, con fiducia nei confronti del proprio Governo e con la speranza di non essere discriminati ma tutelati.

Francesco Gentile