Arretrati contratto Forze Armate 2025: quando arrivano e cosa comprendono

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Dopo una lunga attesa, gli effetti economici del rinnovo contrattuale del personale non dirigente delle Forze Armate per il triennio 2022-2024 stanno finalmente per arrivare. 

Possiamo dare certezza del fatto che già nel mese di giugno 2025 sarà erogato un cedolino speciale con gli arretrati spettanti al personale avente diritto, un appuntamento molto atteso da migliaia di militari che finalmente vedranno riconosciuti gli aumenti stipendiali e le indennità maturate a partire dal 2022. A questo si aggiunge il cedolino ordinario di giugno con il quale vengono adeguate le tabelle stipendiali.

Il riconoscimento degli arretrati rappresenta un passaggio doveroso e atteso da tempo. Tuttavia, è fondamentale che l’intero processo venga seguito con attenzione e trasparenza, affinché nessun militare venga penalizzato da ritardi tecnici o mancate attribuzioni.

Controlleremo da vicino l’evoluzione dell’applicazione contrattuale, offrendo aggiornamenti tempestivi e tutelando i diritti del personale dell’Esercito, con particolare attenzione alle categorie finora più svantaggiate. Ovviamente per ogni dubbio o segnalazione, i nostri iscritti possono contattare la sede nazionale o i referenti territoriali.

Nel frattempo, in questa guida trovate le informazioni su quali arretrati arriveranno, a chi spettano e come verranno accreditati, sulla base degli elementi che abbiamo potuto ricostruire in anteprima.

A giugno due cedolini distinti: cosa conterranno

Come anticipato, nel mese di giugno 2025, il personale militare delle Forze Armate riceverà due cedolini distinti, uno con emissione ordinaria e uno con emissione speciale. La scelta di procedere in questo modo serve a distinguere nettamente gli aggiornamenti retributivi ordinari dal recupero economico degli arretrati relativi agli anni precedenti.

Nel dettaglio, il cedolino ordinario conterrà tutti gli aumenti previsti dal nuovo contratto nazionale che avranno effetto a partire dalla mensilità di giugno. In altre parole, sarà la prima busta paga in cui compariranno gli importi aggiornati, già ricalcolati in base ai nuovi parametri. Entrerà quindi in vigore il nuovo stipendio parametrale, cioè la base retributiva determinata dal grado ricoperto, aggiornato secondo le nuove tabelle contrattuali. Accanto a questo, sarà visibile anche il nuovo importo aggiuntivo pensionabile, mentre per il personale di Truppa verrà modificata la paga giornaliera.

Chi invece è già destinatario di particolari indennità operative – come quelle previste dagli articoli 8, 9 e 18 del DPR 52/2025 – vedrà l’adeguamento delle rispettive somme. Infine, anche gli istituti retributivi disciplinati dall’articolo 1801 del Codice dell’Ordinamento Militare, laddove spettanti, verranno adeguati a partire da questo stesso mese.

Parallelamente, sarà emesso anche un cedolino speciale, separato dal precedente, con la funzione di riconoscere e liquidare gli arretrati spettanti per tutto il periodo che va dal 2022 fino a maggio 2025

Si tratta di un pagamento una tantum, che comprende tutte le voci oggetto di aggiornamento contrattuale, ma calcolate con effetto retroattivo. Gli arretrati dello stipendio parametrale copriranno l’intero triennio, ma con un ricalcolo netto che terrà conto delle somme già erogate negli anni passati a titolo di “elemento provvisorio della retribuzione” e degli anticipi ricevuti a dicembre 2023 e nel corso del 2025. 

Per l’importo aggiuntivo pensionabile, la decorrenza sarà fissata al 1° gennaio 2024, mentre per la paga giornaliera della Truppa il recupero economico partirà dal 1° aprile 2022. Anche l’indennità di impiego operativo, per il personale che già ne beneficiava, sarà calcolata con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024, e lo stesso varrà per gli istituti previsti dal COM, riferiti all’articolo 1801, con decorrenza arretrata ad aprile 2022.

Indennità accessorie, ecco cosa succede

Accanto alle voci principali, il contratto prevede l’introduzione o la modifica di numerose indennità accessorie, riferite a ruoli e incarichi particolarmente tecnici o operativi. Parliamo, ad esempio, dell’indennità per attività notturna dei servizi armati o non e di compensi specifici per cinofili, artificieri, manutentori di aeromobili, operatori del 28° reggimento PSYOPS, genieri ferroviari e altre figure ad alta specializzazione.

Tuttavia, per queste indennità bisognerà attendere: saranno liquidate non appena verranno attivati i relativi codici sul sistema NoiPA e completato lo stanziamento delle risorse economiche sui capitoli di bilancio competenti. Per ora, dunque, queste voci non saranno ancora visibili nel cedolino di giugno, ma arriveranno in un secondo momento. 

Discorso simile per altre indennità legate al lavoro straordinario, al rischio subacqueo, al compenso forfettario di guardia o all’impiego presso stabilimenti militari di pena: anche in questo caso si attende la piena operatività tecnica e finanziaria per l’erogazione degli arretrati.