A Febbraio la defiscalizzazione in busta paga

A Febbraio la defiscalizzazione in busta paga
A Febbraio la defiscalizzazione in busta paga

Nel cedolino del mese di febbraio verrà corrisposto il beneficio fiscale inerente la norma introdotta nel Dlgs 94 del 2017, meglio conosciuto come riordino dei ruoli, riferita alla defiscalizzazione per i redditi inferiori a 28974 euro.

Quest’anno è stato fatto un piccolo passo in avanti, innalzando il limite di reddito dai 28000 a 28974 euro raccogliendo un altro pezzo di platea di percettori. L’auspicio è quello di incrementare il fondo a disposizione e di conseguenza innalzare sempre di più il limite di reddito.

Ricordo che la norma introdotta era stata concepita per sanare la sperequazione economica derivante dalla cancellazione del famoso bonus sicurezza e dall’introduzione del riordino dei ruoli.

Tale modifica legislativa andava a compensare, appunto, la perdita degli 80 euro netti mensili a fronte di un incremento pari a 45 euro netti mensili, derivanti dalla stabilizzazione degli 80 euro.

In parole povere: il bonus 80 euro diventando strutturale diminuiva pesantemente e i percettori avrebbero ricevuto una busta paga inferiore rispetto a quella percepita. Cosa che non è avvenuta con i redditi più alti poiché, rivestendo un grado più alto, avrebbero ricevuto i benefici economici dettati dalla diminuzione della permanenza nel grado e quindi ricevendo l’incremento derivante dal grado successivo. Un aspetto molto tecnico che all’epoca vide la forte rivendicazione del sottoscritto e di alcuni appartenenti alla rappresentanza Militare di allora.

Necessario pertanto ringraziare ancora quei protagonisti, a partire dal Sottosegretario Domenico Rossi al Generale Salvatore Vergari passando per tutti i tecnici dello Stato Maggiore Difesa e Esercito che si adoperarono affinché il personale non perdesse il potere d’acquisto mantenuto fino ad allora.

Il beneficio fiscale lo troveremo nel cedolino paga di febbraio alla voce conguaglio, la sua giusta natura giuridica. Ammonta a 609.50 euro, a scalare in base alla capienza IRPEF di ciascuno, ed è riferito ai redditi, del 2020, inferiori a 28974 euro.

Ribadisco che l’auspicio è quello di continuare su questa strada facendo in modo che i risparmi di spesa del riordino dei ruoli vadano ad incrementare il fondo della defiscalizzazione e quindi a permettere ad altro personale con reddito superiore di percepire il beneficio.

Francesco Gentile