Trattamento alimentare gratuito: cambiano le regole sulla maturazione

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Arriva una novità che incide direttamente sulla quotidianità del personale dell’Esercito. 

Con una disposizione del I Reparto Reclutamento, Affari Giuridici ed Economici del Personale dello Stato Maggiore dell’Esercito, firmata dal Capo Reparto, Maggior Generale Giovanni Sanzullo, a cui rivolgiamo i dovuti ringraziamenti a lui e a tutto lo staff dell’ufficio trattamento economico, vengono aggiornati i criteri per la maturazione del trattamento alimentare gratuito, introducendo una maggiore aderenza tra orario di servizio effettivo e diritto al pasto.

Il chiarimento nasce da un lavoro avviato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, anche a seguito di interlocuzioni in ambito interforze, con l’obiettivo di superare alcune rigidità applicative che negli anni avevano creato situazioni poco coerenti con l’organizzazione reale del servizio. 

Un tema che ASPMI ha più volte sollevato, raccogliendo le segnalazioni del personale impiegato in servizi con orari anticipati o articolazioni non standard.

La regola di base resta invariata: per maturare il trattamento alimentare gratuito il personale deve essere in servizio durante la pausa pranzo o cena e prestare servizio per almeno un’ora e trenta minuti dopo le 14:00 per il pasto meridiano e dopo le 19:00 per quello serale. Viene però ribadito un principio tutt’altro che secondario, ovvero che questa presenza può essere anche non continuativa, mettendo così fine a interpretazioni restrittive che in alcuni contesti avevano portato al mancato riconoscimento del diritto.

La vera novità riguarda il pasto meridiano nei casi in cui l’orario di servizio venga anticipato. Quando l’anticipo dell’inizio della prestazione lavorativa, fino a un massimo di due ore prima delle 8:00, è disposto per esigenze istituzionali dell’unità o concesso come forma di flessibilità individuale per contemperare esigenze personali e di servizio, cambia anche l’orario di maturazione del trattamento alimentare. In questi casi il diritto al pasto non resta ancorato rigidamente alle 14:00, ma “scorre” in avanti, adeguandosi all’orario effettivamente svolto.

Si tratta di un correttivo importante, che riconosce il servizio realmente prestato e che assume particolare rilievo per il personale impiegato in attività operative e di vigilanza, comprese quelle svolte nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure, dove l’organizzazione dei turni spesso impone anticipi significativi dell’orario di inizio.

Le nuove disposizioni saranno pubblicate sul sito intranet di Forza Armata e confluiranno nella Direttiva 8002 sullo straordinario e sui compensi connessi all’orario di lavoro. È inoltre previsto l’adeguamento dei sistemi informatici di gestione del personale, così da garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio.

Per ASPMI si tratta di un passo nella direzione giusta. Una modifica che riallinea una norma alle condizioni reali di servizio, evitando penalizzazioni che negli anni hanno inciso su un diritto essenziale come il trattamento alimentare. Un intervento atteso, che ora dovrà trovare piena e corretta applicazione nei reparti.