Bonus mamme, il memorandum del Cna per non perdere il beneficio

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Il Centro Nazionale Amministrativo dell’Esercito (CNA) ha diramato una nota indirizzata a tutti gli Enti e Reparti della Forza Armata per informare il personale sulle scadenze e le modalità di accesso al Bonus mamma lavoratrice 2025, il contributo previsto dal Decreto-Legge n. 95/2025 e gestito dall’INPS.

Un’iniziativa che conferma ancora una volta la costante attenzione del CNA verso le esigenze dei militari e delle loro famiglie, fornendo un supporto immediato per consentire a tutte le lavoratrici interessate di usufruire del beneficio nei tempi previsti.

Pertanto, ASPMI esprime un sincero ringraziamento al CNA, alla guida del quale è arrivato Colonnello Francesco Salvatore Calderoni, che anche in questa occasione ha dimostrato grande sensibilità istituzionale e tempestività nella diffusione delle informazioni. La circolare trasmessa nei giorni scorsi rappresenta infatti un aiuto pratico per centinaia di militari che, grazie alla chiarezza delle istruzioni fornite, potranno presentare correttamente la domanda e ottenere il contributo spettante.

Cos’è il Bonus mamma 2025

Il Bonus mamma, introdotto in via sperimentale per il 2025, è un sostegno economico destinato alle lavoratrici con almeno due figli e un reddito personale annuo lordo non superiore a 40.000 euro. Ma non basta: nel caso di chi ha solo due figli, almeno uno di questi deve avere un’età inferiore a 10 anni. In presenza di almeno 3 figli, invece, è sufficiente che uno solo sia minorenne. Ma attenzione, sono escluse da questo contributo coloro che ancora beneficiano in busta paga dello sgravio contributivo totale, fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, che verrà riconosciuto fino al 2026.

L’importo è pari a 40 euro al mese, per un totale di massimo 480 euro annui, e verrà erogato in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025 direttamente dall’INPS. Il beneficio non concorre alla formazione del reddito, non incide sull’ISEE e non influisce su altre prestazioni previdenziali o assistenziali in corso.

Come presentare la domanda

La richiesta deve essere inoltrata attraverso il portale INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Le informazioni richieste sono in larga parte autocertificate: la lavoratrice dovrà indicare il numero e i codici fiscali dei figli, il proprio reddito da lavoro (che deve rientrare nella soglia dei 40.000 euro) e l’IBAN per il pagamento, anche se l’INPS può utilizzare quello già registrato per altre prestazioni, come l’Assegno Unico. Il CNA ha ricordato che è fondamentale rispettare le scadenze fissate dall’INPS, poiché si tratta di una misura una tantum valida esclusivamente per l’anno in corso. La domanda deve essere presentata entro i termini indicati sul portale, ossia entro il 9 dicembre, così da permettere la liquidazione entro la fine dell’anno. A tal proposito, come ASPMI vogliamo ribadire che il nostro CAF e servizio di assistenza fiscale sono pienamente operativi e a disposizione di tutte le militari che desiderano un supporto nella compilazione della domanda o nella verifica dei requisiti, con l’obiettivo che nessuna lavoratrice avente diritto resti esclusa.