Rinnovo del contratto 2025-2027, quando iniziano le trattative? La risposta del Ministro Zangrillo

Fonte immagine: Pixabay.com

Come ASPMI, riteniamo indispensabile che si proceda rapidamente con l’apertura del tavolo di contrattazione per il triennio 2025-2027. È un passaggio fondamentale per recuperare il potere d’acquisto perduto dal personale militare negli ultimi anni e per dare continuità al percorso avviato con il precedente rinnovo 2022-2024.

Quel contratto, infatti, ha permesso di compensare solo in parte la svalutazione subita tra il 2022 e il 2024, lasciando scoperta una quota di perdita salariale che dovrà necessariamente essere colmata con la prossima tornata. Anche per questo motivo, in un contesto economico in cui l’inflazione sta finalmente rallentando, chiediamo che il nuovo accordo punti a ripristinare equilibrio e giustizia retributiva all’interno del comparto.

Nel corso dei nostri recenti incontri con le forze politiche di maggioranzaFratelli d’Italia e Forza Italia – abbiamo ribadito la necessità di aprire senza ulteriori ritardi il tavolo negoziale. Anche perché il contratto 2025-2027 non si limiterà ad aggiornare gli stipendi, in quanto dovrà affrontare alcune delicate questioni normative e organizzative che incidono ogni giorno sulla vita e sul lavoro dei militari.

I nostri obiettivi per la nuova contrattazione

La prossima tornata contrattuale dovrà partire dagli impegni già fissati e puntare a migliorare realmente le condizioni economiche e professionali del personale militare. Chiederemo, in primo luogo, la cancellazione del compenso forfetario di guardia, per sostituirlo con uno strumento più equo e coerente con le esigenze operative. Altrettanto importante sarà la tutela delle indennità di impiego operativo, affinché chi passa a un ruolo superiore o al servizio permanente non subisca una riduzione dell’indennità già percepita.

Sarà poi necessario valorizzare l’anzianità di servizio e i gradi apicali, con particolare attenzione ai Marescialli provenienti da altri ruoli, introducendo nuovi strumenti retributivi o rivedendo quelli esistenti. Un altro punto centrale riguarda l’istituzione di una previdenza dedicata ai militari, che garantisca una maggiore sicurezza economica anche dopo il congedo.

Tra le priorità figurano anche l’armonizzazione delle norme sull’orario di servizio, il riconoscimento del recupero della giornata non lavorativa per chi effettua turni a cavallo, l’estensione della licenza straordinaria ai periodi di astensione per protocolli di procreazione assistita e l’introduzione di una flessibilità oraria individuale per situazioni di disagio personale o familiare.

Infine, chiederemo l’avvio di uno studio per la razionalizzazione delle indennità operative, volto a migliorare il trattamento economico del personale impiegato in contesti ad alta intensità.

Sappiamo ovviamente che questi punti rappresentano solo una parte del lavoro da portare avanti, ma siamo convinti che il rinnovo 2025-2027 potrà essere un passaggio decisivo per colmare le disuguaglianze e restituire pieno valore alla specificità del nostro ruolo.

Rinnovo del contratto, le parole del Ministro Zangrillo

Un segnale positivo è arrivato dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, nel corso di un incontro promosso da Forza Italia, al quale hanno preso parte il senatore Maurizio Gasparri e l’onorevole Paolo Barelli, capigruppo rispettivamente al Senato e alla Camera, insieme al presidente della Commissione Difesa Antonino Minardo, al sottosegretario Matteo Perego, all’onorevole Alessandro Cattaneo e all’assessore Luisa Regimenti.

Nel corso dell’incontro, il Ministro ha espresso soddisfazione per la conclusione del rinnovo contrattuale 2022-2024 e ha confermato che l’apertura del tavolo per il nuovo triennio avverrà all’inizio del 2026.

Un atto dovuto per porre fine ai gravi ritardi accumulati nei precedenti governi”, ha dichiarato Zangrillo, “All’inizio del 2026 si procederà con la rapida apertura del tavolo per un immediato confronto in vista della tornata contrattuale per il periodo 2025-2027, così da rispondere alle necessità del comparto e garantire risorse adeguate al lavoro svolto da donne e uomini in divisa, impegnati ogni giorno nella salvaguardia della sicurezza del Paese.”

Accogliamo con favore queste parole, che vanno nella direzione da noi auspicata: una contrattazione tempestiva, nonché rispettosa della specificità militare