Come ASPMI ci congratuliamo pubblicamente per l’iniziativa che si è svolta lo scorso 17 settembre nella prestigiosa cornice della sala Montezemolo di Palazzo Esercito, dove ha avuto luogo la prima riunione del Comitato tecnico previsto dall’art. 6 del Protocollo d’Intesa tra Esercito e Inps, rinnovato lo scorso 27 marzo.
Un momento che potremmo definire “storico”, perché ha segnato in maniera chiara la volontà di mettere al centro il personale militare e le sue esigenze. Il fatto che il Centro Nazionale Amministrativo Esercito, sotto la guida del Brigadier Generale Massimo Ciampi, abbia deciso di riunire allo stesso tavolo i rappresentanti delle più importanti direzioni centrali dell’Istituto nazionale di previdenza dimostra come si voglia affrontare con determinazione le problematiche che da troppo tempo gravano sui colleghi.
D’altronde, chi vive ogni giorno la realtà delle pratiche amministrative e previdenziali sa bene quanto siano complesse e spesso lente, le procedure relative a pensioni, TFS e TFR. Troppo spesso i militari in quiescenza e le loro famiglie si sono sentiti soli, lasciati in balia della burocrazia, con pratiche che rischiano di rimanere sospese per mesi, se non per anni. Vedere oggi Cna e Inps lavorare fianco a fianco per semplificare, velocizzare e rendere più trasparenti questi passaggi rappresenta un segnale che ASPMI non può che accogliere con soddisfazione.
Le parole del Generale Ciampi durante l’apertura dei lavori hanno dato il senso esatto di questa svolta: non un tavolo tecnico fine a sé stesso, bensì la dimostrazione di come si vogliano mettere al centro l’uomo e la donna in uniforme. Questo è ciò che da sempre chiediamo come associazione sindacale: che si smetta di considerare i militari solo numeri e fascicoli, e che si dia invece priorità ai loro diritti.
Siamo convinti che iniziative di questo tipo non debbano rimanere episodi isolati, bensì devono diventare la normalità, il nuovo modo di intendere il rapporto tra amministrazione e personale. È tempo che i militari possano avere certezze quando si parla di futuro previdenziale, eliminando congiuntamente gli ostacoli.
Ed è proprio qui che vogliamo ribadire il nostro ruolo: il Dipartimento Previdenza e Pensioni di ASPMI è nato e lavora ogni giorno per essere accanto ai colleghi, per aiutarli a districarsi tra normative, interpretazioni e procedure, per far valere i loro diritti e per dare supporto a chi si trova ad affrontare il delicato passaggio dalla vita attiva al pensionamento.
Il nostro impegno si affianca e si integra con quello che Cna e Inps stanno finalmente portando avanti insieme. È un percorso che deve proseguire, perché i militari non meritano di attendere anni per una riliquidazione, oppure silenzi di fronte a errori amministrativi. Non possono esserci incertezze in ciò che invece dovrebbe essere garantito: la tutela del proprio futuro e di quello delle proprie famiglie.