Via libera all’area negoziale dirigenti, ecco gli obiettivi che ASPMI porterà al tavolo

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È ufficiale: il 26 giugno alle ore 15, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è convocato il primo incontro per l’apertura dell’area negoziale riservata ai dirigenti delle Forze Armate. Un passaggio atteso da anni che vede ASPMI, insieme a USMIA, come unica sigla sindacale rappresentativa a sedere a quel tavolo.

L’apertura del tavolo arriva a seguito delle reiterate e pressanti richieste avanzate da questa Associazione, che da tempo denuncia l’inerzia istituzionale e rivendica l’avvio immediato di un confronto strutturato per superare una situazione di inaccettabile stallo. Il riconoscimento ufficiale della rappresentatività per i trienni 2018-2020, 2021-2023 e 2024-2026 certifica l’impegno costante e coerente di ASPMI che ha sempre operato con l’obiettivo di rappresentare ogni militare nel miglior modo possibile.

Porteremo al tavolo negoziale una serie di proposte. Serve un intervento normativo per superare l’attuale sistema di finanziamento dell’area dirigenti e introdurre un meccanismo capace di valorizzare davvero le funzioni e i ruoli esercitati. Occorre inoltre aprire da subito il confronto su questioni centrali per la vita e la progettualità del personale dirigente, come la previdenza, l’orario massimo settimanale, il lavoro straordinario e il trattamento di fine rapporto.

Essere rappresentativi significa assumersi la responsabilità di avanzare proposte serie, attuabili, rispettose della specificità militare e dei diritti di chi serve il Paese con dedizione e competenza. Il riconoscimento ottenuto da ASPMI, di cui ovviamente siamo fieri, deve tradursi ora in un’azione politica chiara, coraggiosa e tempestiva. Aprire il confronto con le sigle sindacali legittimate rappresenta infatti un investimento sulla qualità e sull’efficienza dell’intero Comparto Difesa.

Noi siamo pronti: ci presenteremo al tavolo determinati, forti della credibilità di chi ha sempre messo al centro le persone, le funzioni e il futuro della nostra Forza Armata.