Festa dell’Esercito 2025, quattro giorni di festa per celebrare la nostra storia

Dal 2 al 4 maggio, la città di Bari ha ospitato le celebrazioni per il 164° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano. Un evento particolarmente sentito che ha visto sfilare reparti, autorità e mezzi lungo il Lungomare Nazario Sauro, trasformato per l’occasione in una vetrina capace di mostrare la storia, le capacità e i valori della Forza Armata.

Anche noi di ASPMI eravamo presenti per testimoniare la nostra vicinanza al personale in uniforme e ribadire il valore del nostro impegno quotidiano al fianco dei militari. Nel dettaglio, in tribuna autorità, a rappresentare l’Associazione, era presente il Presidente regionale per la Puglia, Tenente Colonnello Leonardo D’Elia, anche Responsabile nazionale per le Relazioni Istituzionali.

Ma accanto ai rappresentanti istituzionali, a rendere possibile ogni momento di questa grande manifestazione, ci sono stati soprattutto i militari in servizio, tra cui tantissimi colleghi pugliesi, ai quali va il nostro più sincero ringraziamento. Sono stati impiegati a 360 gradi nell’allestimento, nella logistica, nei trasporti e nella sicurezza: un lavoro spesso invisibile, ma fondamentale. Hanno gestito flussi di visitatori, operato tra la folla per garantire ordine e vigilanza. E l’hanno fatto con professionalità e senso del dovere.

La cronaca dell’evento

Le celebrazioni si sono aperte con un momento di raccoglimento presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare, dove è stata deposta una corona d’alloro in onore di tutti i caduti di guerra. Un gesto di memoria profonda che ha dato il tono all’intera manifestazione. Sul Lungomare, una Brigata di formazione ha rappresentato tutte le armi e specialità dell’Esercito, alternando uniformi storiche a tecnologie moderne; un’immagine che ha saputo unire radici e futuro, evidenziando l’evoluzione della Forza Armata nel tempo.

È bene sottolineare che la scelta di Bari come sede dell’evento ha avuto anche un significato storico e simbolico: come ha ricordato il Generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, la città fu la prima a insorgere contro l’occupazione nazifascista il 9 settembre 1943, diventando un luogo centrale nella ricostituzione dell’Esercito Italiano. Un legame forte e mai interrotto, alimentato anche dal ricordo del generale Nicola Bellomo e del giovane Michele Romito, medaglia d’oro al valor militare.

Nel corso delle celebrazioni, le autorità intervenute hanno richiamato con forza i valori fondanti dell’Esercito: spirito di servizio, professionalità, sacrificio. Anche il Sottosegretario alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, ha ringraziato i reparti per il lavoro svolto in patria e all’estero, parlando di un “cambio di passo” nella modernizzazione della Forza Armata. Il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha invece sottolineato l’importanza di una sicurezza costruita giorno dopo giorno da un’Esercito solido e moderno, con il personale al centro, mentre il Generale Masiello ha richiamato tutti al significato del giuramento prestato alla Repubblica e al dovere di difendere libertà, giustizia e democrazia.

Come ASPMI, abbiamo vissuto questa Festa dell’Esercito come un momento di orgoglio e consapevolezza. Il nostro compito è rappresentare chi ogni giorno serve il Paese in divisa, valorizzarne le competenze, difenderne i diritti. A maggior ragione in occasione di eventi che mostrano il volto migliore dell’Esercito: quello del sacrificio silenzioso, dell’unità nei valori, dell’eccellenza operativa. Buona Festa dell’Esercito Italiano a tutti i colleghi, oggi come sempre al servizio del Paese.