In arrivo un nuovo sostegno economico a tutela della genitorialità: l’assegno unico e universale.
Un aiuto concreto alle famiglie per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, con decorrenza dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, qualora frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego oppure svolga il servizio civile universale e per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Il sostegno riguarda tutte le categorie di lavoratori che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, siano cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea , oppure siano cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure siano titolari di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi; siano soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; siano residenti e domiciliati in Italia oppure siano o siano stati residenti in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero siano titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
La domanda di assegno unico e universale per i figli a carico può essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022 da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio, direttamente accedendo dal sito web www.inps.it al servizio “assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS); contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico) oppure tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
Al compimento della maggiore età, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e chiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante.
L’assegno unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE ovvero con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000.
Di seguito i dettagli (fonte www.inps.it) curati da ASPMI.