Arretrati nuovo contratto, le tabelle con gli importi in arrivo per le Forze Armate

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Vi abbiamo già parlato del rinnovo di contratto e di come cambia lo stipendio. Qui vogliamo però soffermarci sulla questione riferita agli arretrati, poiché ci sono colleghi che non hanno ancora compreso questo aspetto. 

Per quali anni ci sono gli arretrati?

Ci si è spesso soffermati, infatti, sulla mancanza di arretrati per l’anno 2022 e 2023, sulla quale però è bene essere chiari. Già negli anni scorsi il contratto prevedeva degli aumenti in tre diversi “scaloni”, attraverso un meccanismo crescente che andava a riconoscere il pieno aumento solo nel terzo anno di validità del contratto.

E così è stato anche per il contratto appena firmato. Cosa è cambiato allora rispetto agli scorsi anni? Per quale ragione non ci sono gli arretrati per il biennio scorso (mentre verranno riconosciuti quelli per il 2024 come indicati di seguito)? La differenza sta nel fatto che per il 2022 l’aumento corrisponde più o meno a quanto già pagato di indennità di vacanza contrattuale, mentre per il 2023 un anticipo del rinnovo di contratto è già stato riconosciuto, attraverso due misure distinte:

  • l’incremento dell’1,5% dello stipendio tabellare;
  • l’aumento di 6 volte dell’indennità di vacanza contrattuale, pagato in un’unica soluzione a dicembre 2023.

Non è vero quindi che gli arretrati non ci sono: semplicemente sono stati già pagati, come era scritto nero su bianco nei provvedimenti con cui il governo ha riconosciuto questi emolumenti con lo scopo di far recuperare, seppur parzialmente, il potere d’acquisto. E ovviamente non devono essere restituiti come qualcuno sta provando a far passare.

Qualcosa è rimasto, ma verrà girato sul FESI. Discorso differente invece per l’anno corrente, visto che l’incremento mensile a regime si applica appunto dall’1 gennaio 2024.

Pertanto, per il 2024 sì che ci saranno gli arretrati, come indicati in tabella. 

I suddetti importi sono il risultato della somma tra l’aumento dello stipendio e dell’indennità pensionabile. Da entrambi poi va tolta inevitabilmente l’indennità di vacanza contrattuale già riconosciuta nel 2024 che ricordiamo essere pari allo 0,5%.

Questo per il 2024, è normale poi che negli arretrati ci saranno anche eventuali mensilità riferite al 2025 nei mesi in cui NoiPa non ha provveduto ancora all’aggiornamento dei compensi. 

Ovviamente si tratta di cifre lorde, le quali verranno tassate secondo le regole fiscali e contributive in vigore quest’anno. Mentre a partire dal prossimo gennaio interverranno le nuove norme per il calcolo della busta paga come disciplinate dalla Legge di Bilancio 2025, nel 2024 valgono ancora le regole correnti, ad esempio per quanto riguarda lo sgravio contributivo (del 6% per gli stipendi di importo inferiore a 2.692 euro lordi). 

Quando arrivano gli arretrati

Per quanto riguarda la data di pagamento degli arretrati confidiamo che la liquidazione avvenga già nel mese successivo all’aggiornamento degli stipendi. Siamo già al lavoro per assicurarci che questo passaggio essenziale per riconoscere il prima possibile ai militari i soldi di una parte del potere d’acquisto andato perso in questi anni, con l’obiettivo di riuscirci almeno per marzo 2025